A cura di Ionela Polinciuc
Inizialmente, sono stati deputati e senatori da M5S ad essere esclusi, adesso il quadro è più ampio. Grande sorpresa per la prossima legislatura, ci saranno solo 400 alla Camera e 200 al Senato. Proprio per questo, quasi tutti i partiti sono stati costretti ad escludere candidati. Solo Fratelli d’Italia non ha avuto problemi a chiudere le liste.
Sono rimasti fuori: Vito Crimi, Paola Taverna,Roberto Fico, Alfonso Bonafede, Danilo Toninelli, Stefano Buffagni, Fabiana Dadone, Riccardo Fraccaro, Virginia Raggi e tanti altri.
La vice ministra dell’Economia rifiuta il collegio uninominale di Novara per la Camera, considerato tra l’altro impossibile da conquistare per il centrosinistra. Quindi, dovrà superare lo sbarramento del 3% e rientrare con il proporzionale: impresa possibile?
Luigi Di Maio e Laura Castelli scenderanno in campo, con il loro nuovo partito.
Escluso anche Federico Pizzarotti; l’ex sindaco di Parma che ha dichiarato: “la scelta conservativa e poco coraggiosa” di Azione e Italia viva di “salvare l’attuale dirigenza senza aprirsi a rappresentanti dei territori e di persone che potessero far crescere questo nuovo soggetto”.
Gabriele Albertini, l’ex sindaco di Milano, anche lui fuori.
Rinuncia alla candidatura, sempre al Centro, Gaetano Quagliariello.
La ex governatrice del Lazio Renata Polverini dopo aver rifiutato la proposta di una candidatura al Senato, anche lei rimasta fuori senza un posto. Stessa fine anche per il deputato Simone Baldelli, e per Andrea Ruggieri, che nasconde la sua ammarezza ma si sfoga su Instagram con un lungo post.
A rischio invece Sestino Giacomoni, la deputata Annagrazia Calabria, capolista a Roma per il Senato. Invece per Francesco Giro, non ci sarà nessuna candidatura.
Per quanto riguarda il Pd, esclusi anche: l’ex ministri Luca Lotti e Valeria Fedeli.
Stefano Ceccanti, nel collegio di Pisa, Monica Cirinnà,Tommaso Nannicini e Alessia Morani, sono stati recuperati all’ultimo, anche se, in un primo momento avevano rifiutato il posto in lista.
