2 Dicembre 2024, lunedì
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Pelosi a Taiwan: “Non vi abbandoneremo”. Pechino: “Una farsa, gli Usa saranno puniti”

Gli Stati Uniti non abbandoneranno Taiwan e la solidarietà di Washington verso l’isola è ora più che mai “cruciale”. Con questo messaggio la speaker della Camera dei Rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, ha dato il via alla sua visita a Taiwan, fortemente osteggiata da Pechino, che ha avviato ritorsioni contro Taipei. Ricevuta al palazzo presidenziale dal capo di Stato Tsai Ing-wen, Pelosi ha ribadito l’impegno degli Usa verso Taiwan, e ha elogiato Tsai per il suo ruolo di leadership.

La determinazione di Washington nel preservare la democrazia a Taiwan e nel resto del mondo è “ferrea” e Taiwan ha creato una “democrazia prospera” nonostante un “crogiolo di sfide”, ha detto Pelosi. “La nostra delegazione è giunta a Taiwan per chiarire in maniera inequivocabile che non abbandoneremo il nostro impegno verso Taiwan”, ha scandito la speaker democratica.

Tsai si è detta grata per la visita della delegazione americana, che ha definito una “eccezionale statista” e “una delle più leali amiche di Taiwan”, e per il “robusto sostegno” degli Stati Uniti. Taiwan non si tirerà indietro” di fronte alle minacce militari di Pechino, ha aggiunto la presidente, e “continueremo a difendere la democrazia”.

La speaker democratica è giunta nella serata di ieri sull’isola, innescando la condanna di Pechino, che ha convocato in piena notte l’ambasciatore statunitense in Cina, Nicholas Burns, e ha avviato esercitazioni di artiglieria in sei aree attorno a Taiwan, che si protrarranno anche dopo che Pelosi avrà lasciato l’isola, nel pomeriggio di oggi. 

Il ministero della Difesa di Taipei ha condannato le esercitazioni militari annunciate da Pechino e ha promesso che darà una “risposta appropriata”, sottolineando che le operazioni dell’esercito cinese mettono a rischio porti e metropoli dell’isola, tra cui la città costiera di Kaohsiung, e rappresentano un tentativo di “minare unilateralmente la pace e la stabilità regionale”.

La ritorsione di Pechino per la missione di Pelosi a Taiwan è anche economica: l’amministrazione generale delle dogane cinese ha annunciato un divieto di importazione di agrumi e di alcuni prodotti ittici provenienti da Taiwan, mentre ieri erano finiti nel mirino i prodotti dolciari. Ancora più grave appare la sospensione dell’export di sabbia naturale verso Taiwan, che potrebbe creare problemi all’industria dei semi-conduttori.

E proprio su questo settore, la stessa Pelosi ha aperto a un possibile aumento della cooperazione tra Washington e Taipei, dopo l’approvazione del Congresso del ‘Chips and Science Act’. Rappresenta una “buona occasione”, ha detto, e ci sono “grandi opportunità” di cooperazione economica tra Stati Uniti e Taiwan.

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