10 Dicembre 2024, martedì
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Primo esodo estivo col caos voli: 3 mila quelli cancellati in meno di 48 ore

Carenza di personale, scioperi, compagnie e scali che annunciano tagli di tratte. Il trasporto aereo vive giornate di caos ovunque. Sono oltre 3mila i voli di linea che risultano cancellati solo tra ieri e oggi negli aeroporti di tutto il mondo. Altri 700 decolli in calendario per domani sono già saltati. Poco meno di 40 mila partenze in ritardo nello stesso arco di tempo.

Così in Europa il primo esodo delle vacanze estive è stato scandito dai disservizi, allo stesso modo la festività del 4 luglio negli Stati Uniti. A fornire i dati è il portale flightaware, che monitora in tempo reale orari, rotte e stato dei voli commerciali e cargo. Circa un terzo dei voli tagliati viene operato da vettori cinesi, seguono le compagnie statunitensi, poi quelle europee.

Le statistiche fotografano il caos vissuto nelle ultime settimane dal comparto aereo, che non riesce a tenere il passo con la ripresa della domanda di trasporto dopo i due anni ‘neri’ della fase acuta della pandemia di Covid, che con lo stop forzato ai voli hanno devastato i bilanci delle aziende del settore.

All’origine delle cancellazioni la carenza di personale. A cui si aggiungono una serie di agitazioni sindacali nelle compagnie low cost che reclamano migliori condizioni salariali e di lavoro. Nelle scorse settimane, per la prima volta, i sindacati di diversi Paesi europei sono riusciti ad organizzare uno sciopero trans nazionale in Ryanair ed altre mobilitazioni sono state convocate in EasyJet.

Oggi il direttore operativo di EasyJet, Peter Bellew, si è dimesso, la compagnia low cost ha affermato che il manager ha lasciato il suo incarico “per perseguire altre opportunità di affari”. A soffrire i maggiori disagi negli ultimi giorni sono stati i passeggeri di Cina Eastern, Sas, la low cost cinese Spring Airlines, Klm, Delta.

Gli scali europei maggiormente interessati dai disagi in questi ultimi giorni sono Copenaghen, Stoccolma, Londra-Heathrow ed Amsterdam. Gli aeroporti italiani, per ora, appaiono meno colpiti di altri in Europa.

Il ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, prova a giocare d’anticipo, convocherà per mercoledì prossimo alle 14.30 le associazioni datoriali Enac ed Enav per aprire un tavolo sul trasporto aereo. Altrove la situazione è più rovente. Gli equipaggi di cabina di Ryanair con sede in Spagna hanno programmato un nuovo sciopero di 12 giorni nel corso di luglio per chiedere migliori condizioni di lavoro. La nuova agitazione prevede l’astensione dal lavoto il 12-15 luglio, il 18-21 luglio e il 25-28 luglio nei 10 aeroporti spagnoli dove opera la compagnia.

Mentre oggi il principale sindacato dei piloti della scandinava Sas ha deciso di scioperare dopo il fallimento delle trattative sulle retribuzioni. Un confronto avviato a seguito dei tagli salariali richiesti nell’ambito di un piano di ristrutturazione aziendale seguito alla pandemia di Covid. Si stima che l’agitazione abbia portato alla cancellazione di circa il 50% dei voli Sas programmati, con un impatto su 30.000 passeggeri. L’estate nei cieli si annuncia rovente.

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