18 Aprile 2024, giovedì
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Alessandra Schiona: “ dobbiamo saper trasformare i momenti di difficoltà in sproni”

A cura di Ionela Polinciuc

Quando pensiamo all’artigianato, qual è la prima cosa che ci viene in mente? Senza dubbio l’immagine che appare è quella di persone che lavorano usando le proprie mani, che realizzano qualcosa di unico trasformando le materie prime, grazie all’uso sapiente della manualità acquisita con l’esperienza. Magari immaginiamo una piccola bottega, un laboratorio pieno di carte, bozzetti e trucioli per terra, con una luce calda ed il profumo del legno o di tessuti particolari. Un luogo nel quale ciò che prende vita ha un valore che lo distingue da tutti gli altri, un significato che lo eleva rispetto ai prodotti fatti in serie. Abbiamo intervistato Alessandra Emanuela Schiona, appassionata del lavoro più antico al mondo: l’artigianato.  
Alessandra come nasce la passione per l’artigianato?

L’oggetto creato artigianalmente è carico della passione e della dedizione di chi lo crea. Quando gli si da forma e vita in fondo gli si da anche un pò di se stessi. Questo mi ha sempre affascinato ed è naturale avvicinarsi e appassionarsi a quanto più risuona con noi. Le candele rappresentano la congiunzione, il portale tra il terreno e il divino e sono sempre stare cariche di significati, simbolicamente sempre presenti in ogni tipo di celebrazione, sacra e profana. E poi l’universo incarnato nella potenza degli oli essenziali, con il loro potere curativo del corpo e dello spirito, come non cedere alla magia di un connubio così perfetto.
È una passione che sei riuscita a trasformare in lavoro?
Questo è quello che mi auguro, per ora è già grande cosa aver la possibilità di coltivare questa passione non solo come hobby. Sono sicura che quando si ama profondamente quello che si fa, perchè è qualcosa magari è qualcosa che davvero ci appartiene oppure qualcosa che coltiviamo da tempo, ciò che si crea è davvero un “oggetto” particolare. E tutto questo lo percepisce chiaramente chi ne diventa destinatario. Cosa aggiungere di più se non “Proviamoci!”
La pandemia ti ha costretta a inventarti un nuovo lavoro?
Ho avuto la grande fortuna di poter continuare a lavorare rimanendo fedele a me stessa, ma questo periodo di  pandemia mi ha resa più consapevole rispetto al fatto che non siamo mai stati veramente liberi ed è bene aprirci a nuove prospettive e possibilità che, anche e soprattutto nel lavoro, ci rendano davvero indipendenti. Ed è il momento giusto per buttare dei semi, innaffiarli, nutrireli e lavorare per qualcosa di nuovo. Io credo profondamente che dobbiamo saper trasformare i momenti di difficoltà in sproni che ci aiutino scoprire il lato migliore di noi stessi e riconsiderare qualità e capacità che avevamo un po’ lasciato in disparte o dimanticato di avere.
Per chi desidera acquistare i tuoi capolavori come può farlo?
Mi puo’ contattare tramite la pagine Facebook:https://www.facebook.com/Candle-Tales-108317338354569/
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