A cura di Ionela Polinciuc
Il 4 aprile scorso, nella splendida cornice di Palazzo Mezzanotte, l’edificio storico sede della Borsa Italiana in Piazza degli Affari a Milano, si è tenuta la dodicesima edizione di Le Fonti Awards: il prestigioso evento che ogni anno, consacra le eccellenze del mondo imprenditoriale, legale e professionale che si sono distinte per specializzazione, innovazione e leadership. Hanno condotto: Manuela Donghi e Giacomo Iacomino, rispettivamente Head of Channel e Anchor di Le Fonti TV, l’emittente punto di riferimento nel panorama dell’informazione finanziaria, economica e giuridica che vanta una community fidelizzata di oltre 10,5 milioni di persone. È stato consegnato il prestigioso riconoscimento al professore Andrea Castaldo premiato come Avvocato dell’anno per la categoria ”Boutique d’eccellenza dell’anno – White Collar Crime”. Abbiamo intervistato il professore Andrea Castaldo.
La serata è stata un momento di premiazione ma anche di approfondimento. Per Lei è stato anche un momento di confronto?
Certo! Un momento in cui diventa utile il confronto sia con altri partecipanti, colleghi, sia con altri professionisti presenti per uno scambio di esperienze che è sempre fruttuoso, sempre importante soprattutto in occasioni come queste dove c’è una comunanza di interessi, si registrano posizioni che permettono uno scambio culturale, un approfondimento. Un evento che celebra l’eccellenza italiana.
Cosa rappresenta per Lei questo premio?
Senz’altro una grande soddisfazione come il mio media communication office ha indicato a coloro che ci seguono, un motivo di orgoglio e la necessità di stare al passo con i tempi, offrendo un servizio tailor made ai nostri clienti, alle imprese alle società e fare ancora meglio nel futuro, ringraziando tutti coloro che ci hanno sostenuto e ci hanno permesso di arrivare con la dedizione ed impegno a questo traguardo.
Lei ha ritirato il premio come Avvocato dell’Anno Boutique di Eccellenza White Collar Crime, ci dà più informazioni al riguardo?
Il mio studio legale è uno studio che ha sede a Napoli, a Milano e a Monaco di Baviera. Soprattutto il core business del mio studio è l’assistenza e consulenza legale nel settore dei White Collar Crime. In sostanza, della criminalità d’affari, della criminalità economica, che è un settore, soprattutto nei momenti di crisi come questo che stiamo vivendo, in cui è particolarmente importante la nostra funzione di assistenza anche preventiva. Quindi, non soltanto il contenzioso e giurisdizionale ma anche la consulenza, in modo tale da evitare problemi.
Parteciperà ancora con piacere a questo evento di grande successo?
Se sarò selezionato, perché no? Si tratta di vedere quali saranno le prospettive future e sicuramente se ci saranno occasione le valuterò attentamente con grande piacere.
Ci troviamo in un momento di grande difficoltà. Prima per la pandemia, adesso per la guerra in corso. Che messaggio si sente di mandare ai nostri lettori?
Un momento di grande difficoltà ma anche di estrema insicurezza sul futuro, sugli scenari, dove soprattutto c’è una sensazione di impotenza da parte di ciascuno di noi perché non si può incidere più di tanto o forse per nulla. Noi professionisti siamo chiamati (e lo dico come professore universitario) ad un ruolo anche di educazione, che non può prescindere da una cultura della legalità e dal credere in determinati valori che sono: da una parte i valori del diritto internazionale e da l’altra anche i fondamentali ed economici. Purtroppo queste situazioni di crisi innescano delle reazioni di corto circuito a catena che determinano tutte le turbolenze che stiamo vedendo sui mercati finanziari. In questo momento, bisogna stare sulla difensiva e riflettere su scenari futuri. Non perdendo la calma, ma rimanendo ancorati a dei valori guida che sono quelli della democrazia, della pace e del benessere sociale.
