26 Aprile 2024, venerdì
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Fmi taglia stime Italia, +2,3% pil 2022, +1,7% in 2023

Il Fondo Monetario Internazionale taglia le stime di crescita 2022 e 2023 per l’Italia.

Dopo il +6,6% del 2012, il Pil del Belpaese è previsto crescere quest’anno del 2,3%, ovvero 1,5 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di gennaio (-1,9 su ottobre 2021).

Per il 2023 la crescita è attesa all’1,7%, 0,5 punti percentuali in meno (+0,1 su ottobre). E il rallentamento della crescita è previsto continuare con il pil che salirà dello 0,5% nel 2027.
    L’Italia e la Germania sono i due paesi dell’area euro che hanno subito le maggiori revisioni al ribasso in seguito alla “maggiore dipendenza” dall’energia russa. 
   La guerra in Ucraina rallenta la ripresa mondiale, con il pil previsto crescere quest’anno e il prossimo del 3,6%, ovvero 0,8 e 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle stime di gennaio. Lo afferma il Fmi osservando come l’invasione della Russia ha esacerbato le pressioni inflazionistiche e messo in pericolo l’ordinamento delle regole che hanno governatore le relazioni economiche internazionali dalla Seconda Guerra Mondiale. “I rischi all’outlook sono al ribasso”, aggiunge il Fondo spiegando come a pesare sulle prospettive non è solo il conflitto ma anche la pandemia, il rallentamento della Cina e i rialzi dei tassi

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