18 Aprile 2024, giovedì
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Cosa fare se la casa è pignorata?

Se la casa è stata pignorata il titolare può continuare a viverci senza dover pagare alcunché agli organi della procedura esecutiva, neanche a titolo di affitto. Dovrà però lasciare l’appartamento se il giudice dovesse emettere il provvedimento di aggiudicazione al miglior offerente all’asta. Se così non dovesse essere, l’offerente potrebbe attivare una procedura di sfratto attraverso l’ufficiale giudiziario e, in caso di mancata collaborazione, con l’intervento della polizia.

Non è possibile però né vendere, né donare, né affittare, né dare in comodato o in usufrutto la casa pignorata, ma il debitore deve continuare a pagare le spese di condominio e le tasse collegate all’immobile.

Il proprietario della casa non può ostacolare le vendite, dissuadendo eventuali offerenti. Se lo facesse, potrebbe essere denunciato per il reato di «turbativa d’asta» e perderà il diritto di abitare nell’immobile.

Si può bloccare un pignoramento della casa

Se la casa è pignorata ed è stata messa all’asta, il debitore può chiedere la chiusura della procedura se la base d’asta (cioè il prezzo di partenza della vendita giudiziale) scende così tanto e non può soddisfare le pretese dei creditori.

Il debitore non può partecipare alla procedura d’asta, ma ciò non toglie che vi possano partecipare i figli, il coniuge o qualche altro familiare. Finché la procedura è in corso e l’immobile non viene aggiudicato, il debitore può sempre tentare un accordo con il creditore per chiudere la procedura pagando una parte del debito.

È possibile bloccare il pignoramento in corso facendo ricorso alla procedura di sovraindebitamento, ovvero una richiesta di riduzione al giudice dietro il pagamento di una percentuale o prestazione di garanzia.

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