Unc: effetto caro bollette
Secondo i dati Istat resi noti oggi, a gennaio le vendite in valore al dettaglio scendono dello 0,5% rispetto al mese precedente e salgono dell’8,4% su base annua.
“Dati negativi! Effetto caro bollette. Lo avevamo preannunciato da mesi che con il raddoppio delle fatture di luce e gas iniziato a partire da gennaio ci sarebbero state progressive ripercussioni sui consumi. Una situazione destinata, quindi, a peggiorare indipendentemente dalla guerra, ma che con l’effetto Ucraina e le speculazioni in corso sulle materie prime rischia di esplodere, compromettendo la ripresa in corso. Il rialzo su base annua è solo un miraggio dovuto al fatto che nel gennaio 2021 c’erano ancora il coprifuoco e le misure restrittive agli spostamenti” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“La notizia positiva è che, nonostante si sia imboccata una strada in discesa, per il momento si resta a livelli superiori a quelli pre-crisi, superando del 2,3% i valori pre-lockdown del febbraio 2020. Inoltre, secondo il nostro studio, le vendite di gennaio in valore ancora superiori sia nel raffronto annuo con gennaio 2020, ultimo mese pre-pandemia, +0,8%, sia su gennaio 2019, +2,2%. Negative, invece, le vendite non alimentari: -3,1% su gennaio 2020, -2,2% su gennaio 2019” conclude Dona.
Valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio (dati destagionalizzati)
Alimentare | Non alimentare | Totale | |
Dif Gen 22 – Feb 20 | 3,0 | 1,8 | 2,3 |
Dif Gen 22 – Dic 21 | -0,1 | -0,8 | -0,5 |
Fonte: UNC su elaborazione dati Istat
Valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio (dati grezzi)
Alimentare | Non alimentare | Totale | |
Dif Gen 22 – Gen 19 | 8,2 | -2,2 | 2,2 |
Dif Gen 22 – Gen 20 | 6,1 | -3,1 | 0,8 |
Dif Gen 22 – Gen 21 | 2,2 | 14,2 | 8,4 |
Fonte: UNC su elaborazione dati Istat
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