29 Marzo 2024, venerdì
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Fedez: da Salvini a Di Maio le prese di posizione per il ddl Zan

La polemica di Fedez contro la Lega e Rai3 irrompe nel concerto del Primo maggio. Dal palco dell’evento il rapper sferra un attacco diretto al senatore leghista Ostellari, reo di osteggiare il Ddl Zan, e al partito di Matteo Salvini in generale per le posizioni omofobe.

Dal segretario del Pd Enrico Letta alla sindaca di Roma Virginia Raggi al ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Sono molte le prese di posizione sulla polemica innescata dall’accusa di censura alla Rai da parte di Fedez.

Matteo Salvini: “Fedez e Rai 3, polemica tutta interna alla sinistra. Artista di sinistra, “censori” di sinistra. Viva la musica e la libertà. Aspettiamo che qualcuno paghi e si dimetta. L’interlocutrice Rai registrata da Fedez era portavoce di Veltroni, sindaco Pd di Roma”.”Il prossimo AD sia interno e meritevole, senza tessere, parentele o amicizie importanti e sponsor di sinistra”. 

Enrico Letta: “Ci aspettiamo parole chiare dalla Rai,  di scuse e di chiarimento. Poi voglio ringraziare Fedez, le sue parole forti che condividiamo in pieno, rendono possibile rompere un taboo, cioè che non si può parlare di diritti perchè siamo in pandemia. Occuparsi di pandemia non vuol dire che non si possono fare battaglie per i diritti, ius soli, come ddl Zan”.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “La musica è libertà, trasmette emozioni e ci aiuta a comprendere, analizzare, maturare. Penso che il rispetto sia la cosa più importante e stia alla base di tutto, significa saper accettare le critiche e le idee diverse dalle nostre. E un Paese democratico non può accettare alcuna forma di censura”

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