20 Aprile 2024, sabato
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Luigi Frunzio, morto per Covid il procuratore aggiunto di Napoli

Il procuratore aggiunto di Napoli, Luigi Frunzio, si trovava a Imola, ricoverato in una struttura dove aveva iniziato da pochi giorni un percorso di riabilitazione. La malattia lo aveva provato e sfinito. Ma le sue condizioni erano migliorate e la notizia della morte è arrivata improvvisa e inattesa.

Frunzio aveva appena 62 anni e annoverava un curriculum importante. Sua l’inchiesta sul crac di “Professione e Finanza” a metà degli anni 2000, periodo in cui insieme ad altri pm condusse le indagini sulla faida di camorra di Scampia, una lunga sequela di omicidi che insanguinarono Napoli. Negli ultimi anni, dopo aver guidato la sezione Fasce Deboli, aveva assunto il ruolo di coordinatore della Direzione distrettuale Antimafia con delega sui clan dei Casalesi.Il procuratore capo Melillo lo aveva nominato suo vicario “tenuto conto dell’esperienza maturata nell’esercizio delle funzioni semidirettive requirenti e del rilievo dell’attività di collaborazione con il procuratore della Repubblica fin qui svolta nel coordinamento della Dda e negli altri ambiti delegati di attività”.

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