29 Marzo 2024, venerdì
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Consulente philanthropy advisor al servizio di imprese e famiglie

A cura di Giuseppe Catapano 

Il philanthropy advisor è una figura professionale, ancora poco diffusa in Italia, in grado di fornire assistenza a un soggetto nell’ambito della filantropia per quanto riguarda l’avviamento, il monitoraggio e l’analisi di progetti filantropici con un approccio strategico in un’ottica di generazione di un effettivo cambiamento sociale all’interno del contesto scelto.

L’advisor può contare su una conoscenza del contesto sociale e si avvale di metodologie che permettono la tracciabilità, tramite indicatori di monitoraggio, degli interventi a favore della comunità.

Supporta imprese, fondazioni d’impresa o di famiglia, siano esse operative o erogative. È una figura in evoluzione. Dall’ approccio classico che si occupa esclusivamente di individuare e supportare nella scelta delle cause sociali si evolve verso un approccio a 360°, che spazia dalla rendicontazione dell’impatto alla scelta dei veicoli più appropriati, ad esempio i corporate advised fund, alla definizione di framework strategici come la theory of change.

Sono in crescita le realtà che desiderano operare all’interno delle comunità̀ per generare un effettivo cambiamento sociale. Le imprese vogliono evidenziare il valore generato nei confronti del territorio e della comunità̀ di riferimento, anche in riferimento agli obiettivi di sostenibilità quali SDG. Le fondazioni desiderano dotarsi di KPI più specifici e focalizzati nella valutazione dei risultati delle proprie azioni nel determinato contesto di riferimento.

Il philanthropy advisor assiste queste realtà e interviene con strumenti finalizzati in particolare a supportare coloro che desiderano avere un approccio result-oriented quali il monitoraggio delle attività e una valutazione esterna ed indipendente, tesa a evidenziare il raggiungimento degli outcome.

E in grado di realizzare delle vere e proprie missioni in loco utili ad ascoltare non solo i beneficiari diretti delle iniziative ma anche i diversi attori coinvolti a livello locale in un’ottica di vero e proprio impact assessment.

 L’assessment può essere realizzato o con finalità interne, per consentire al board dell’ente di poter prendere delle decisioni strategiche sulla base di evidenze e dati o con finalità esterne, tramite la produzione di documenti destinati alla comunicazione agli stakeholder come ad esempio la redazione di un impact report.

Il philanthropy advisor può operare anche all’interno di istituzioni finanziarie e private bank con il compito di indirizzare e supportare i clienti, famiglie e privati, nelle loro decisioni di investimento a favore della comunità.  In questo contesto può indirizzare le decisioni basandosi su una approfondita conoscenza degli enti del terzo settore e dei principali veicoli giuridici del mondo non profit e su un ampio di network di riferimento a livello nazionale e internazionale utile per anticipare l’adozione di modalità e forme di partnership innovative.

La filantropia inoltre può offrire soluzioni efficaci a quegli imprenditori che sentono la necessità di trasmettere nel tempo, di generazione in generazione, i valori di famiglia, e provano un desiderio di dare struttura e continuità ad un impegno in ambito sociale.

La diffusione di questa professionalità è ancora limitata in Italia, ma lo sviluppo in Paesi come Usa, Uk e Paesi Bassi suggerisce una crescente diffusione anche nel nostro Paese in un contesto sempre più attento ed orientata al raggiungimento di risultati tramite il coinvolgimento di professionalità specifiche.

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