19 Aprile 2024, venerdì
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Luca Attanasio, chi era l’ambasciatore italiano ucciso in Congo

Era nato a Saronno (in provincia di Varese, anche se la sua famiglia si era trasferita poi a Limbiate) quasi 44 anni fa, li avrebbe compiuti a maggio. Luca Attanasio, ambasciatore italiano in Congo, è stato ucciso con il carabiniere della sua scorta Vittorio Iacovacci e con il loro autista in un attacco a un convoglio delle Nazioni Unite nel Congo orientale. Aveva tre figlie piccolissime, due gemelle e una prima bimba nate negli anni scorsi.

Attanasio si era laureato all’Università Bocconi in economia aziendale nel 2001, due anni dopo la nomina a segretario di legazione in prova nella carriera diplomatica, nel 2004 la conferma nel ruolo e la nomina a Segretario di legazione. Una carriera rapida e brillante: secondo segretario commerciale a Berna nel 2006, confermato con funzioni di primo segretario commerciale l’anno dopo, fino al trasferimento a Casablanca con funzioni di Console nel 2010. L’ultimo incarico a Kinshasa nel 2017 quando era stato nominato capo missione nella Repubblica Democratica del Congo, dove era stato riconfermato in qualità di Ambasciatore Straordinario Plenipotenziario accreditato in RDC.

A Casablanca Attanasio aveva sposato Zakia Seddiki, presidente e fondatrice della ong Mama Sofia (di cui Attanasio era presidente onorario) che si occupa di situazioni di grave difficoltà nella Repubblica Democratica del Congo soprattutto di bambini e madri, con ambulatori medici, presidi mobili e progetti per le madri detenute.

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