20 Aprile 2024, sabato
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Luigi Tenco , il mistero della sua morte e gli indizi che non tornano

In principio al Festival di Sanremo due artisti portavano in gara lo stesso brano, nell’edizione del 1967 Luigi Tenco partecipò alla kermesse con Dalida, la cantante francese di cui è sempre stato innamorato. Nelle interviste che precedettero la gara, Tenco si diceva convinto della vittoria, come ammesso con il giornalista Daniele Piombi. Il 26 gennaio entrambi gli artisti sono saliti sul palco, in due esibizioni distinti, con il brano Ciao amore ciao. Secondo alcuni racconti di quella notte, pare che Tenco avesse assunto alcol e Pronox,  per superare l’ansia della diretta. Una frase passata alla storia di quella sera fu quella riportata da Paolo Dossena, amico di Luigi, che cercò di allontanarlo dalla bottiglia. A lui Tenco disse “Sei così amico da metterti fra me e il whisky, ma saresti così amico da metterti fra me e la pallottola di un mio nemico?”

Verso mezzanotte, Tenco salì sul palco dell’Ariston, la sua fu una delle ultime esibizioni. “Ciao amore ciao, ottenne solo 38 voti su 900 e l’unica speranza era un ripescaggio. Tuttavia, la commissione scelse però La Rivoluzione di Gianni Pettenati. Inutile il tentativo di Dalida di consolare il suo compagno, l’uomo l’accompagnò al ristorante. Quella fu l’ultima volta che la cantante lo vide vivo. Le ore successive di Luigi Tenco sono state ricostruite attraverso informazioni parziali e frammentate. Secondo una ricostruzione, mostrata anche da Chi l’ha visto, Tenco tornò nella sua stanza d’albergo, la numero 219. Alle ore 2:10, il corpo di Luigi venne rinvenuto proprio da Dalida, tuttavia la polizia venne chiamata solo alle 2:45.

Nella stanza d’albero di Tenco la polizia trovò un biglietto di addio e una Walther Ppk 7.65, regolarmente detenuta dal cantante. Solo alle 5:20 del mattino, la Polizia registrerà agli atti il biglietto di addio di Tenco. Nella sua stanza venne rinvenuto un biglietto di Tenco “Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita” si legge nella lettera.

“Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e ad una commissione che seleziona La rivoluzione.”

Nel biglietto Tenco cita la canzone di Orietta Berti, un fatto che ha profondamente segnato la cantante “Dopo, nell’ambiente mi schivavano tuttiha raccontato la cantante, in gara a Sanremo 2021. Nel 2006 la salma di Luigi Tenco venne riesumata e si scoprì per la prima volta la presenza di un foro d’uscita nel cranio del noto cantautore. Il medico legale Vincenza Liviero a seguito di questa scoperta affermò “Un suicidio da manuale.” Sulla mano di Tenco venne trovata tuttavia una particella di antimonio, questo e gli esiti degli esami balistici, portarono il magistrato ad archiviare il caso nel gennaio 2009 come suicidio.

Nel 2013 i giornalisti Pasquale Ragone e Nicola Guarneri hanno intrapreso una nuova inchiesta sulla morte di Tenco. Secondo i due giornalisti il bossolo rinvenuto nella stanza di Tenco riporterebbe segni di una Berretta modello 70. I due contestarono diversi errori alla polizia, sostenendo che Luigi Tenco non avesse mai premuto il grilletto e che la pistola di sua proprietà non fosse mai entrata nella stanza 219. Nonostante le prove raccolte dai due giornalisti, la questura non ritenne di dover aprire nuove indagini.

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