28 Marzo 2024, giovedì
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San Valentino, l’Amore tra sacro e profano

 “Ti manderò un bacio con il vento e so che lo sentirai, ti volterai senza vedermi ma io sarò lì… …” è questo l’incipit di una famosa e speciale poesia di Neruda per la festa più romantica dell’anno, che si festeggia da circa 600 anni in ogni parte del mondo, la “Festa degli Innamorati” che lega il suo nome al Vescovo e Martire cristiano San Valentino per i miracoli che gli hanno attribuito verso coppie in crisi.

Fin dall’antichità il mese di febbraio era ritenuto il mese della rinascita, segnando la fine dell’inverno e il risveglio della terra e proprio intorno al 14 febbraio, nell’antica Roma, si celebravano i Lupercalia, festa legata alla fertilità e la scelta attribuita a San Valentino potrebbe essere stata dettata da ciò. Questa festa era celebrata alle idi di febbraio, dedicata al dio Fauno – dio dell’agricoltura – e ai fondatori della città – Romolo e Remo – festa in cui i romani pagani festeggiavano l’amore in maniera piuttosto discinta.

Una delle tante leggende, invece, narra che Valentino fosse un sacerdote battagliero vissuto a Roma durante il III secolo sotto l’Imperatore Claudio II e dallo stesso condannato a morte per essersi opposto all’editto con il quale aboliva il matrimonio e i fidanzamenti per i ragazzi in età di leva perché riteneva che la guerra non fosse affare da ammogliati e che i celibi fossero più adatti alla guerra perché privi di legami. Valentino a dimostrazione del suo disaccordo celebrò un matrimonio proprio il 14 quattordici febbraio per opporsi all’Imperatore.

Altre storie e leggende nel corso dei secoli si diffusero dando vita a fantasticherie più o meno romantiche forse perché non si conosce molto della vita di San Valentino.

Quel che è certo è che nel XIV secolo, Geoffrey Chaucer nelle “antiche leggende” recuperò la figura di San Valentino trasformandolo nel santo dell’amore cortese che proprio in quegli anni cominciava a diffondersi tra l’aristocrazia europea, cosicché storie e leggende sugli atti di Valentino a favore degli amanti si moltiplicarono.

Ma sembra che il più antico festeggiamento di questa festa risale al 1415 ed è una poesia d’amore a sua moglie Valentine scritta da Carlo Duca di Orleans mentre era imprigionato nella Torre di Londra dopo la sconfitta francese nella battaglia di Azincurt. Da qui in poi divenne consuetudine spedire valentine, biglietti d’amore.

Nei paesi anglosassoni e in Francia, quindi, la stessa parola “valentine” indica le lettere d’amore che ci si scambia il 14 febbraio, divenute un vero e proprio business commerciale. Le Valentine’s Day greetings (carte stampate già pronte) oggi sono la norma considerando il carattere economico rispetto allo scambio di regali.

Nel tempo questa festa oltre alla dimensione romantica ha assunto un significato commerciale tante sono le opportunità promosse per trascorrere momenti in compagnia della propria amata/o, momento perfetto per scambiarsi dolci effusioni e dichiarare il proprio amore. Tra un festival di cuoricini, di cupidi, fiori, cene al ristorante e quant’altro è diventata una festività consumistica.

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