25 Aprile 2024, giovedì
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Governo, effetto Salvini : scongiurato ‘modello Ursula’ in tilt il piano di Draghi

a cura di Maria Parente

Mario Draghi, premier incaricato da Sergio Mattarella per superare questa insidiosissima crisi di Governo, sembra mettere d’accordo proprio tutti eccezion fatta per FdI che ha più volte evidenziato l’insofferenza nei confronti dell’esecutivo che verrà, schierandosi all’opposizione. C’era da aspettarselo sostanzialmente, in qualità di partito sovranista, la leader Giorgia Meloni tiene fede al saldo principio di voler tornare alle urne e consentire al popolo di esprimersi su un nuovo governo piuttosto che ricostruire e ‘riformulare’ una maggioranza inter nos come già peraltro accaduto con il governo Conte-bis. Chi spiazza gli alleati, ma soprattutto gli avversari , è Matteo Salvini, con la sua Lega, a sostenere fervamente il governo con Mario Draghi offrendogli carta bianca , segno di estrema fiducia e devozione nei confronti dell’ex presidente della Bce. Un’apertura, quella del Carroccio, che mette in fibrillazione Pd e soprattutto i 5 stelle: l’idea di tornare nella stanza dei bottoni con Salvini fa venire l’orticaria a molti dei suoi. Il Premier invece non si pronuncia sull’esposizione leghista, accogliendo e ascoltando le proposte di ogni fazione politica. La strada è ancora in salita ma i presupposti per costruire la nuova maggioranza ci sono tutti, scongiurata l’approvazione del ‘modello Ursula‘, -di matrice politica e ricalca le forze socialdemocratici più popolari ma niente sovranisti che nel Parlamento europeo sostengono la presidente della Commissione Ursula von der Leyen- poiché al Senato l’asticella è già a 200 e può arrivare oltre 290. Nello scenario più probabile (senza Fdi) e con i 5Stelle dentro con alcune defezioni l’ex presidente della Bce otterrebbe almeno 470 voti favorevoli alla Camera e 270 al Senato. Il nodo ancora da sciogliere riguarda l’opzione per formare un governo politico, tecnico od un governo tecnico-politico anche se la naturale propensione di Mario Draghi sembrerebbe avallare l’ipotesi di un governo tecnico. Altra questione di prioritaria importanza riguarda il programma di governo: occorre fare un eccezionale lavoro di sintesi e si prospettano non poche difficoltà. Alla luce del primo giro di consultazioni è emerso che l’ex governatore della Bce si è limitato a parlare di un’efficace campagna vaccinale, della gestione del Recovery Fund e dei modi per migliorare il reddito di cittadinanza. Il terzo nodo dunque andrà sbrogliato tenendo insieme in un programma M5S, Pd, Italia Viva, Lega e Forza Italia. Infine i tempi e la durata di questo governo non sono ben scanditi, anche se il Quirinale e lo stesso Draghi non vorrebbero un governo “a tempo determinato”. Tuttavia c’è già chi scommette sulla caduta in primavera, dopo aver affrontato gli ostacoli più urgenti.

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