a cura di Maria Parente
Un bel giorno ti accorgi che esisti , che sei parte del mondo anche tu ed è proprio nell’attimo della realizzazione che ti affacci sul mondo, con grinta, per afferrare ogni momento di questa vita che ti rende protagonista del Cerchio, consapevole di dover assorbire tutto ciò che ne verrà: godere di giornate positive , vibranti, piene di amore ed altre in cui, nostro malgrado, ci sentiremo sconfortati, soli, delusi. Su questa terra siamo venuti non per nostra volontà e ci chiediamo “chissà, siamo qui per volere di chi?“. Se la vita è un privilegio e se ci è stata concessa per Amore del Signore che si è sacrificato per l’umanità intera perché dobbiamo anche noi, tutti, piegarci al tormento ed al dolore? Perché non ci è data la possibilità di vivere serenamente e nella pace con i nostri cari? Siamo circondati dalla cattiveria, accecati dal potere, bramosi di fama e denaro: ma è realmente questo lo scopo , o meglio, il giusto approccio con cui avanzare nei giorni e riempire gli istanti? Sopraffatti dall’odio e della rivalità, la competizione ci rende talvolta aggressivi e poco propensi ad accogliere il prossimo come un segno di continuità, piuttosto come un ostacolo da massacrare ed eliminare al più presto. Ma le vicissitudini della vita sono talmente varie che mai nulla può darsi per scontato. Riflessione, consapevolezza e meriti: impareremo a guardare avanti con fiducia in noi stessi , solo in questo momento ci sarà l’accettazione dell’altro come un miracolo, che arriva come un raggio di sole , ed i nostri occhi si tingon di blu. Ci basta così, ogni dubbio va via, i perché non esistono più: la vita è unione, fondamento dell’esistenza, consapevolezza delle possibilità e dei limiti propri; è fiducia e sentimento, entusiasmo e gloria: la nostra vita è un trionfo di virtù da celebrare, ogni giorno, senza esitazione.
“…E’ una giostra che va, questa vita che gira insieme a noi e non si ferma mai…E ogni vita lo sa che rinascerà, in un fiore che fine non ha!”.
