25 Aprile 2024, giovedì
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#IOAPRO, LA PROVOCAZIONE DEI RISTORATORI CONTRO I DPCM

Avverso il nuovo Dpcm che dovrebbe imporre ancora chiusure serali per i ristoranti parte dalla Sardegna e precisamente su iniziativa di  Maurizio Stara, titolare del pub “RedFox” di Cagliari , la protesta che già spopola sui social con gli hashtag #ioapro e #nonspengopiùlamiainsegna.

Una “disobbedienza civile” che comunque non implica trasgressioni delle norme: l’iniziativa prevede infatti che i clienti si accomodino al tavolo senza però consumare, ma solo per scattarsi una foto e solidarizzare con una categoria allo stremo, magari mentre attendono di ritirare il cibo da asporto.

“Ai partecipanti è richiesto di accomodarsi al tavolo assegnato (non più di 4 persone per tavolo) e di rimanere seduti e composti. La mascherina andrà indossata per accedere al locale e per alzarsi per qualunque motivo. Una volta seduti potrà essere tolta, piegata e messa via. Non sarà possibile somministrare cibi e bevande, quindi consumarle in loco. Vi chiediamo di passare una mezz’ora con noi e di pubblicare un selfie con gli hashtag #nonspengopiùlamiainsegna e #ioapro taggandovi all’interno dal locale. Tutti i partecipanti verranno omaggiati con un piccolo ringraziamento d’asporto per la collaborazione. Grazie per il supporto”. Questo l’appello lanciato con un post sui social

L’iniziativa è partita alcuni giorni fa in Sardegna: i locali che hanno aderito alla protesta pacifica hanno aperto normalmente per consegnare le pietanze da asporto e, come previsto dalla normativa anti Covid, hanno fatto accomodare i clienti che attendevano di ritirarle per il tempo necessario ad acquistare i prodotti.

La protesta viene ora rilanciata per il 15 gennaio, data spartiacque per le nuove restrizioni che dovrebbero prolungare le chiusure serali.

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