28 Marzo 2024, giovedì
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Giornata mondiale dell’AIDS

Ogni anno, il 1 dicembre, si celebra la Giornata Mondiale dell’AIDS : tiriamo le somme su quanto è stato fatto e su ciò che ancora resta da fare.

Se trent’anni fa, negli USA, l’AIDS costituiva la prima causa di morte tra i giovani, oggi, grazie alle campagne di prevenzione, alle diagnosi precoci, alle terapie antiretrovirali e al trattamento delle infezioni collegate, le persone con HIV hanno la possibilità di gestire la loro condizione come una malattia cronica e raggiungere, se la terapia viene iniziata per tempo, una speranza di vita quasi sovrapponibile a quella di individui non sieropositivi

Mentre in Africa meridionale e orientale le nuove infezioni sono calate del 38% dal 2010 ad oggi, in Europa orientale e in Asia centrale si è registrato, nello stesso periodo, un incremento del 72% delle nuove diagnosi. Una crescita del 22% è stata osservata anche in Medio Oriente e Nord Africa, e un aumento del 21% si è avuto in America Latina. Nel mondo, ogni 100 secondi un bambino o un ragazzo sotto i 20 anni contrae l’HIV. Nel 2019 i nuovi casi tra i giovanissimi sono stati 320.000 e le morti per AIDS 110.000.

L’HIV e l’AIDS si possono nel frattempo prevenire con l’uso costante e corretto dei preservativi, che allontanano il rischio di contrarre questo virus e altre malattie sessualmente trasmissibili.

Negli ultimi 10 anni le nuove infezioni da HIV sono calate del 39% e le morti per AIDS del 51%. Alla fine del 2019, l’81% delle persone sieropositive conosceva il proprio status e il 67% stava ricevendo terapie antiretrovirali. I farmaci ART hanno salvato 15,3 milioni di vite.

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