20 Aprile 2024, sabato
HomeItaliaCronacaGioventù malata: vittime consapevoli agli abusi "retribuiti"

Gioventù malata: vittime consapevoli agli abusi “retribuiti”

a cura di Maria Parente

tempo di lettura: 3 min

Ci risiamo: cambia il volto, il nome, la posizione professionale ma, il “fattaccio” si ripete.

Modella 18enne violentata per ore nell’attico in Duomo, la difesa di Genovese: “Non è come appare”(Milanotoday);”Quella terrazza con vista Duomo. Piscina, sballo e telefoni vietati”(Il Messaggero);”Alberto Genovese, la vittima dello stupro: “C’erano altri uomini nella stanza con lui”(fanpage.it)

“…La giovane vittima di Ibiza ha raccontato di essere stata invitata a continuare a pippare nella «stanza del capo»: «Da quando sono entrata in camera, e ho tirato una striscia di stupefacente che pensavo fosse 2cb (cocaina sintetica n.d.R) non ricordo più nulla». Il risultato è sempre lo stesso: le giovani si sono svegliate senza memoria e con segni fisici dello stupro subito.”(giornalettismo.com)

“…nell’ordinanza il Gip disegna per il 43enne una personalità “altamente pericolosa, giacché del tutto incapace di controllare i propri impulsi violenti e la propria aggressività sessuale. È, pertanto, elevato – sottolinea – il pericolo che tale propensione (..) possa trovare ulteriore sfogo in altri fatti illeciti dello stesso tipo o di maggiore gravità”.(today.it)

Il film da Arancia meccanica comincia invariabilmente con le ragazze che bussano al lussuoso palazzo in Piazza Santa Maria Beltrade. Al sesto piano ci sono «una ventina di persone — racconta una modella alla Polizia — in gran parte ragazze della nostra età mentre gli uomini hanno tra i 30 e i 40 anni». Le ragazze non disdegnano qualche «riga» della coca messa a disposizione degli ospiti.“(Corriere della sera)

Solo alcuni dei quotidiani che riportano in prima pagina la notizia sconcertante dell’ ennesima violenza a scapito della giovane modella di turno. Accade a Milano il 10 ottobre, un party organizzato da Alberto Genovese, ex fondatore di Facile.it e chairman di Prima assicurazioni.it, arrestato lo scorso weekend con l’accusa di aver stuprato una 18enne , durante una festa nel suo esclusivo appartamento “Terrazza sentimento” a Milano, un attico vista Duomo in piazza Santa Maria Beltrade. 

Lui si difende , giustifica il misfatto con l’attenuante degli stupefacenti che a suo dire, lo rendono una persona anomala, diversa da quella che realmente è e che non farebbe mai del male. “Ogni volta che mi drogo faccio casino, faccio cose di cui non ho il controllo”. Scagionandosi dunque, la colpa non è sua ma della cocaina, lui normalmente non penserebbe mai di violentare una donna. Traducendo questa dichiarazione si percepisce esattamente questo messaggio come se la droga lo corrompesse, non come una sua scelta quella di farne uso. Perché si, nel nostro Paese, l’uso di stupefacenti non è un’aggravante bensì un’attenuante: ha violentato perché drogato, la pena deve essere attenuata, se non fosse stato drogato nulla sarebbe mai accaduto. Ma quando la scelta è personale , di farne uso o di non farne, questo non viene preso in considerazione.

Altra questione riguarda piuttosto le ragazze, giovanissime, abbagliate dal potere e dalla ricchezza, cedono alle lusinghe dell’imprenditore di turno con la speranza di ricavarne benefici per se stesse: soldi, telefoni, pacchetti costosi da spendere in centri benessere…insomma, le “vittime”, perché nonostante tutto chi subisce sarà sempre considerata tale, sembrerebbero volersi cacciare nei guai quasi spontaneamente, corrotte da qualche promessa o regalino che a loro volta, le gratificherebbe. Alberto Genovesi oggi, domani Tizio Caio, sanno come esercitare il potere sulla psiche delle ragazzine coinvolgendole in una mischia pericolosa, talvolta qualcuna ci rimette proprio la vita. Ciò che mi rimane perplessa è la facilità con cui le ragazze di oggi si danno un prezzo, si lasciano abbindolare per una cena lussuosa, per un giro in barca, per un telefono costoso…è davvero così che va vissuta la vita? Perché i genitori rinunciano ad educare i propri figli al lavoro e al sacrificio piuttosto che concedere loro libertà incondizionata, fuori da ogni sorta di controllo, liberi di agganciare rapporti con persone sconosciute e inaffidabili che sfruttano il lato debole della situazione, utilizzando ragazzi e ragazze come oggetti per soddisfare perversioni ed ogni tipo di pulsione sessuale? Nonostante se ne parli sembra che tutti odano e si stupiscano ma nessuno voglia comprendere: domani si ripeterà una nuova violenza, uno stupro, con le stesse modalità. La ragazza resterà segnata a vita, subendone fisicamente e ancor più psicologicamente, ed il predatore, dopo un saldo predicozzo proveniente dalle tv e dai media, qualche giorno di clausura in carcere, tornerà alla sua vita e , con molta probabilità, alle sue malate attitudini.


Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti