23 Aprile 2024, martedì
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Come fare ad aprire un’impresa di pulizie ?

Prima di cominciare, bisogna valutare le dimensionidell’impresa da aprire. Ci sono imprese piccole, dove il titolare si fa aiutare da qualche collaboratore e aziende di medie e grandi dimensioni con decine di addetti.

A seconda delle dimensioni bisognerà scegliere la forma giuridica più adatta per svolgere l’attività:

  • per le piccole imprese è sufficiente aprire una ditta individuale. Si tratta della forma più semplice ed economica d’impresa. Non richiede particolari formalità e consente di partire sin da subito. Inoltre, in molti casi è possibile beneficiare di un regime fiscale di favore, detto regime forfettario. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che la ditta di pulizie individuale ha anche alcuni svantaggi. Il titolare risponde con il proprio patrimonio dei debiti e non può coinvolgere altri soci nel progetto.
  • per le imprese di dimensioni medio-grandi, è consigliato costituire una società a responsabilità limitata (SRL). Questa forma di impresa consente a uno o più soci di gestire l’attività senza rispondere personalmente dei debiti.
  • Chiunque può aprire un’impresa di pulizie senza particolari difficoltà. Il titolare dell’impresa (o l’amministratore nel caso della società) deve essere in possesso di alcuni requisiti minimi per poter incominciare l’attività:
    • non essere stati condannati per alcuni gravi reati
    • non essere stati dichiarati falliti
    • non aver violato norme in materia di lavoro e previdenza
    • assenza di problemi con banche e creditori negli ultimi 5 anni (es. protesti, ritardi nei pagamenti)
    Per alcune tipologie di pulizie specifiche (disinfestazione, derattizzazione e sanificazione) sono previsti dei requisiti ulteriori. L’impresa dovrà avere un responsabile tecnicoche deve aver maturato un’esperienza di almeno tre anni nel settore oppure deve avere un attestato di qualifica o un diploma per l’attività da svolgere.I costi di apertura cambiano a seconda della forma giuridica scelta per svolgere l’attività:
    • chi sceglie l’impresa individuale, ad esempio, dovrà sostenere costi più bassi. Per avviare l’attività è necessario anzitutto aprire una p.IVA. Si tratta di una pratica che può essere fatta anche personalmente online. Tuttavia, è facile commettere errori ed è meglio farsi consigliare da un professionista esperto che si occuperà anche dell’iscrizione nel registro delle imprese e di ogni altro adempimento.
    • Nel caso della società, invece, i costi sono più alti. Infatti, oltre alle spese per la P.IVA e per il registro delle imprese bisognerà rivolgersi a un notaio e sostenere i costi per la costituzione. Inoltre, la società ha una contabilità più complessa e dovrà sostenere maggiori costi (es. commercialista per la redazione del bilancio).
    Dopo l’avvio dell’attività, i primi costi cui far fronte sono quelli per l’acquisto degli strumenti di lavoro e per l’assunzione dei collaboratori. In quest’ultimo caso, bisognerà anche iscriversi all’INPS e all’INAIL nonché versare i relativi contributi.
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