Con la pandemia è stato superato il numero delle pensioni date nel nostro Paese arrivando a 22,78 milioni. Lo ha riferito la Cgia di Mestre.
“Il sorpasso è avvenuto in questi ultimi mesi – spiega il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo -. Dopo l’esplosione del Covid infatti sono diminuiti i lavoratori attivi. Con più pensioni che impiegati, operai e autonomi, in futuro non sarà facile garantire la sostenibilità della spesa previdenziale, che ora supera i 293 miliardi di euro all’anno, il 16,6% del Pil”.
Si basti pensare che otto regioni del Sud hanno registrato un numero di pensioni superiore a quello degli occupati. Al Centro invece ci sono solo l’Umbria e Marche e al Nord solo la Liguria.