26 Aprile 2024, venerdì
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“La bambola col tuppo”, allegoria e mistero: il nuovo romanzo di Francesco Testa

|a cura di Maria Parente

TRAMA-L’incontro tra Gennarino e i coniugi de Dura , avvenuto per caso e senza che ce ne fossero le premesse, esemplifica chiaramente uno tra i più controversi aspetti dell’esistenza terrena, per sintetizzarlo citando il fisico Albert Einstein, come nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità: Gennarino, all’anagrafe Gennaro Riccio e così affettuosamente soprannominato per la sua esile corporatura, orfano, incontra i coniugi Ignazio Alfonso de Dura, appartenente all’antica aristocrazia partenopea di origine spagnola, e Beatrice Piromallo la cui unione resta fortemente segnata dall’assenza di prole. Il legame con Gennarino si consolida nel tempo, fino ad adottarlo non appena compiuta la maggiore età. La decisione e l’entusiasmo di Gennarino di voler condividere la sua quotidianità con una vera famiglia comporta l’abbandono di Carlo Russo, un lontano cugino della madre che fino a quel momento sembrava prendersene cura, una scelta che comporterà non poche e rilevanti conseguenze.

L’equilibrio affettivo raggiunto grazie alla consacrata concezione di “famiglia” si rivelerà con il trascorrere del tempo un’illusione da cui Gennarino ne uscirà fortemente provato: la morte della madre Beatrice, in circostanze sospette, in particolare, gli consente l’incontro con il luogotenente Gianfranco Canepa, personaggio di rilievo all’interno del romanzo e decisivo per una nuova scossa al mondo di Gennarino che ricercava fino a poco prima un senso alla sua esistenza negli stimoli principali, che definirei “basici”, della vita di un uomo come la realizzazione in campo lavorativo ed il desiderio ,a tratti oppressivo, di costruire una famiglia.

RECENSIONE-Una personalità, quella di Gennarino, a tratti controversa ed enigmatica che affida al lettore il compito di costruire la sua reale identità da evincere anche nei rapporti con le donne che hanno caratterizzato il suo percorso di vita: l’infermiera Luisa Esposito, la badante Nivaeh, la giovane pittrice Giuliana Grassi.

Luci e ombre , vicende ed eventi inattesi, condurranno Gennarino a riflettere e dirigere la sua esistenza verso una prospettiva più cupa e malinconica ma al contempo più reale : una riflessione dinamica e profonda che si rivela accattivante per il lettore che esula dai luoghi comuni e dai moralismi caratterizzanti la letteratura moderna.

La bambola col tuppo”, il nuovo romanzo scritto da Francesco Testa, Graus Edizioni, vuole essere il racconto di una storia intricata e resa dal protagonista, per offrire la visione reale senza alcun filtro di uno spaccato di vita vissuta portando in auge i dettagli di un’esistenza “nuda e cruda” rigettando incorniciature e stravolgimenti esteriori, anche con il rischio di indignare il lettore, per discostarsi da ogni tipologia di funzione propagandistica e commerciale. 

La copertina, dal grande impatto visivo, mette in primo piano la bambola con il tuppo, figura misteriosa e di matrice angelica, affiancata da un insieme di elementi chiave che trovano espressione all’interno della vita di Gennarino

L’AUTORE– Francesco Testa è psicoterapeuta, giornalista e scrittore. Per la sua attività manageriale e per il suo impegno nel sociale, a favore delle persone sofferenti o svantaggiate, è stato insignito delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (O.M.R.I.), di Cavaliere, di Commendatore e di Grand’Ufficiale.

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo i saggi Qualità in Sanità – Strumenti e strategie di sistema (Edizioni G. Laterza, Bari, 2001); Controllo e programmazione delle aziende sanitarie (Edizioni G. Laterza, 2001); L’ignorante è schiavo (Graus, Napoli, 2010).

Nel settore della narrativa ha pubblicato il romanzo Indelebile come un tatuaggio (Graus, 2019), preceduto dalla trilogia a quattro mani, firmata con Giulia Fera: Il canto nel vento (Graus, 2015), Aironi di carta (Graus, 2017), Veleni&Verità (Graus, 2018).

Si è classificato primo in ambito di numerosi e prestigiosi Premi nazionali e internazionali.

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