19 Aprile 2024, venerdì
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Calabria: 5 borghi da visitare

La Calabria è sole, mare, spiagge, pianure, montagne, parchi nazionali e tante altre cose da scoprire. Se non lo sapete è ricca anche di borghi bellissimi. Conosciamone qualcuno.

Le Castella: si trova sull’estremità orientale del golfo di Squillace. Il nome deriva dagli antichi Castra, Castellorum Maris e Castra Hannibalis, coloro che hanno difesa la fortezza. Consigliata da vedere, offre un meraviglioso panorama e all’interno si possono ammirare una piccola Chiesa, un Museo Archeologico e tante altre cose.

Oriolo: E’ circondata dalla Valle del Ferro, solcata dal fiume da cui prende il nome. Nata nel X secolo, dopo le invasioni saracene in Calabria. E’ possibile visitarlo, vi condurrà anche al famoso Castello Aragonese.. Accanto ad esso si trova la Chiesa Madre, di origine normanna, che custodisce le reliquie di San Giorgio e di San Francesco da Paola.

La Piana di Sibari: si trova in mezzo alle pianure Calabresi. Il nome deriva da una città greca Sybaris, una delle prime colonie greche in Italia anche se poi venne distrutta nel  510 a.C. In questo meraviglioso posto è possibile visitare il Palazzo Ducale, Chiese di Sant’Antonio da Padova e San Francesco di Paola.

Gerace:  La leggenda racconta che fu uno sparviero a indicare il punto esatto della nascita del borgo. Così nacque Gerace, Ierakos, lo sparviero situato all’interno del Parco nazionale dell’Aspromonte.  E’ stata definita la Città dalle 100 Chiese o la Gerusalemme dello Jonio, c’è un motivo  perché è la sede dell’Episcopato e della maestosa Cattedrale, la più grande del Meridione.  Vi consigliamo di visitare il Borgo Maggiore, la Piana, il Borghetto e il centro storico.

Serra San Bruno: E’ stata fondata verso il 1095 per ospitare gli operai che lavoravano alla costruzione della Certosa di Santo Stefano e dell’Eremo di Santa Maria. Uno dei primi monasteri d’Italia. Nella precisione si trova sull’altopiano delle Serre Calabre, tra la Sila e l’Aspromonte. Il paese si divide tra il centro storico Terravecchia e Spinetto. E’ caratterizzata da portali in granito, legno scolpito e ringhiere in ferro battuto. Certosa venne ricostruita, nel 1889 a seguito di un terremoto ed è stata arrichita da: Refettorio, Sala del Capitolo, Biblioteca e la Cappella delle reliquie. 

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