La Slovenia, Paese che confine anche cin l’Italia vi fa tranquillizzare con il verde che la circonda, aria pura e acque cristalline. Tanto è vero che quasi tutto l’anno, da aprile a novembre, è possibile visitarla soprattutto con la bici. Vediamo qualche posto dove è impossibile farlo.
Per esempio a Carinzia slovena (o Koroška), la rete stradale e poco trafficate infatti sono quasi tutti percorsi forestali e sterrati da piste ciclabili che si stanno anche spandendo. All’interno del Geopark Karavanke, patrimonio Unesco, si trova un MTB park che parte dalla Slovenia e arriva in Austria, offrendo una pista ciclabile di 6 km. Se siete degli appassionati non dimenticate di andare anche Vrsič, una salita alta .611m che vi porterà in cima del Monte Mangart, una delle più belle salite d’Europa.
I vasti boschi di Kocevje nascondono tante bellezze segrete, come a Kolpa, fiume di confine. Da lì tantissimi sono i percorsi, certo uno se non ha la possibilità di visitarli tutti vi consigliamo Kocevska Reka o Gotenica.
Nella parte Nord-Orientale si trova la pianura Pannonica, ricca di curative termominerali e termali. Infatti tanti centri sono dotati di piste ciclabili. Da non perdere: la salita alla torre di avvistamento Vinarium, tra i monti di Lendava, da li goderete di un panorama che abbraccia 4 paesi Slovenia, Croazia, Ungheria e Austria.
Per concludere nella parte mediterranea da non perdere sul litorale sloveno la Parenzana, un pittoresco percorso ciclabile che corre anche lungo il parco paesaggistico delle Saline di Sicciole. Nota anche come la strada della salute e dell’amicizia.120 sono i km che la attraversano dove si troveranno ben 11 ponti, sei viadotti e otto tunnel, oltre che vigneti, frutteti e oliveti. La Parenzana si può percorrere tutta in un giorno o a tappe, a seconda della vostra forma fisica, in mountain bike o in bici da trekking.
