Una semplice mascherina indossata dalle persone riduce l’infetto circa 36 volte della quantità di virus trasmesso e permette quindi di bloccare la saliva quando esce dalla bocca. Questo risultato è stato dato dopo le analisi effettuate dai ricercatori dell’Università di Oxford e dell’Università di San Francisco.
Infatti il nuovo DPCM sulla fase 2 sottolinea la necessità di metterla in tutti i luoghi pubblici dove non si ha la possibilità di mantenere il distanziamento sociale. “I progressi della scienza hanno messo in luce che la trasmissione da soggetti asintomatici, largamente sottostimata, rappresenta il tallone d’Achille delle strategie per contenere la pandemia”, spiega Nino Cartabellotta, presidente Gimbe. Inoltre è stato dimostrato che la mascherina “potenzia gli effetti di altre misure di distanziamento sociale”. Infatti, gli effetti positivi “dipendono dalla percentuale della popolazione che la utilizza”.
Le analisi economiche dimostrano che ogni volta che indossata ‘’generare enormi benefici economici e salvare molte vite”. Un’ottima notizia e che la scienza ha dato l’ok per l’opportunità del ‘’fai da te’’, perché “non c’è alcuna evidenza che le mascherine debbano essere costruite con materiali o tecniche particolari”. Si ha la possibilità di lavarla come una maglietta ma al massimo 20 volte.
