26 Aprile 2024, venerdì
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Circolazione stradale: se il parabrezza è rotto?

Nuovi quesiti posti all’attenzione del Prof.Giuseppe Catapano per la rubrica “Consulente di strada” inviato da un nostro lettore:Immagine correlata

Posso circolare con il parabrezza rotto?

Diciamo innanzitutto che il vetro dei parabrezza delle auto non è paragonabile ai normali vetri base di una finestra, di un bicchiere o di un vaso. A loro basta un piccolo colpo per infrangersi letteralmente in mille pezzi. Al parabrezza di un’auto questo non può succedere (a meno che la rottura non sia dovuta a bruttissimi incidenti o colpi davvero violenti).

Non succede di norma perché il vetro di cui è fatta la finestra anteriore della nostra automobile è un cristallo temperato o stratificato, a seconda dei modelli. Il punto comune è che sono entrambi progettati per resistere all’urto di oggetti che li colpiscono. Non significa che non vengano scalfiti. Un oggetto che cade sul parabrezza comunque lo scheggia e lo rompe, ma non in mille pezzi. La rottura avviene a modi ragnatela, nel senso che i frammenti di vetro vengono abbracciati e tenuti insieme da un gioco di incastri o dai vari fogli che formano il cristallo, così da impedire che la spaccatura diventi pericolosa per i passeggeri.

Detto ciò, anche se i nostri occhi sono salvi, non significa che il danno non ci sia e che non debba essere risolto, perché la visibilità alla guida è comunque compromessa.

La prima cosa da fare quando hai il parabrezza rotto è ricordarti se hai sottoscritto una polizza cristalli. In questo caso la riparazione o sostituzione è piuttosto semplice. Basta infatti contattare la compagnia assicurativa di riferimento, che valuterà il danno e lo riparerà.

Se non hai alcuna polizza cristalli, allora devi farti carico della riparazione o eventuale sostituzione del parabrezza, rivolgendoti ai centri e aziende specializzati. Chiedi vari preventivi e trova quello che ti permette di contenere il più possibile i costi.

Se ti rivolgi al carrozziere, meglio che tu ne abbia uno di fiducia. Spesso troverà lui il pezzo di ricambio e te lo sostituirà.

Nei casi limite in cui tu abbia un parente, un amico esperto e disposto ad effettuarti la sostituzione, puoi cercare online dei pezzi di ricambio low cost, farteli spedire a casa e dedicarti al fai da te (o meglio al fa-da-lui).

Veniamo a noi. Il danno è fatto, quel dannato sassolino ha scelto proprio di ergersi in volo e finire sulla tua auto. Ora hai il parabrezza rotto e ti chiedi: posso circolare?

La prima risposta a questa domanda riguarda la sicurezza. Anche se il danno è lieve, non puoi circolare con il parabrezza rotto: la visibilità ora è ridotta, comunque non ottimale. Inoltre, anche se la scheggia è piccola, è sufficiente una vibrazione, un dosso, un qualsiasi altro evento, per far si che la crepa si espanda.

La seconda risposta a questa domanda riguarda la violazione del codice stradale [1]. Non puoi circolare con il parabrezza rotto perché il codice della strada lo vieta: stabilisce infatti che i veicoli che circolano su strada devono essere in condizioni di massima efficienza. Devono garantire la sicurezza, limitare l’inquinamento e contenere il rumore.

Cristalli e parabrezza non vengono espressamente menzionati, ma fanno comunque parte dell’efficienza e della sicurezza richieste al veicolo. Se non rispetti questa norma e circoli con il parabrezza rotto rischi una multa tra gli 85 e i 335 euro.

Va da sé che, se non puoi circolare su strada con il parabrezza rotto, tanto meno lo puoi fare su un’autostrada (situazione ancora più pericolosa a causa dell’alta velocità). Anzi, se lo fai, alle sanzioni dette sopra si aggiungono altre sanzioni: quelle previste da un ulteriore articolo del codice stradale che sancisce il divieto assoluto di circolazione sulle autostrade dei veicoli con condizioni di uso, equipaggiamento e gommatura possano costituire un pericolo.

La sanzione da aggiungere in questo caso oscilla dai 45 ai 168 euro (ovviamente da sommare alla prima multa).

Continuate a scriverci e segnalare i vostri quesiti all’indirizzo: consulentedistrada@gmail.com

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