28 Marzo 2024, giovedì
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Inter, Icardi come Vieri a quota 103. E la squadra ha carattere

Ci sono vittorie meritate e vittorie solo di carattere, ci sono partite storte e partite raddrizzate dai colpi dei campioni. L’Inter vista contro la Spal è stata la lontana parente di quella ammirata in Champions contro il Psv eppure il risultato è stato lo stesso: 1-2, con la firma di Icardi. Era partito piano in questo campionato, in ritardo di condizione e arrugginito da qualche fastidio muscolare. Ora Maurito si è svegliato e ha svegliato anche l’Inter, con i nerazzurri capaci di timbrare la sesta vittoria consecutiva (quattro in campionato e due in Champions).Immagine correlata

Per analizzare la vittoria faticosa ma importantissima dell’Inter non si può non partire da Icardi. Il capitano nerazzurro, al suo quinto centro stagionale, ha raggiunto a quota 103 gol in Serie A uno dei mostri sacri della storia dell’Inter, Christian Vieri. Bobo-gol aveva collezionato i 103 gol in 144 apparizioni in A, Icardi per segnarli ha messo insieme 165 presenze, diventando il settimo marcatore di sempre in casa Inter in campionato. Ma non ha intenzione di fermarsi: nel mirino, distante solo 10 reti, c’è Boninsegna. E nella classifica assoluta dei gol (quella che comprende tutte le competizioni) Icardi è al nono posto, distante solo 11 marcature da Vieri.

Dopo la partita con il Psv molti hanno elogiato Icardi per il match giocato: più sponde, più aiuti, più coinvolto nel gioco, più sacrificio. Sul campo della Spal è tornato l’Icardi killer silenzioso. Pochi tocchi, ma perentori. Di testa e di destro, velenoso nei momenti giusti. Va detto che il 2-1 probabilmente è stato propiziato – oltre che dalla stupenda palla di Perisic – anche dall’ingresso di Lautaro Martinez. Spalletti dovrà per forza lavorare sulla possibilità di farli giocare insieme, perché Lautaro ha dato dimostrazione di saper dialogare e di aprire spazi. Icardi potrebbe beneficiarne e non poco. Che sia un Icardi sempre fondamentale per i nerazzurri lo testimonia una statistica davvero significativa: Maurito ha preso parte attiva a 18 gol nelle ultime 19 partite con l’Inter in tutte le competizioni (16 gol e due assist).

Analizzando il match con la Spal va detto che l’Inter ha giocato una partita mediocre, spesso messa in difficoltà dalle folate di Lazzari ma non solo. In mezzo, senza Brozovic, Borja ha provato a “remare” ma alla lunga è emerso il solito problema di consistenza della mediana nerazzurra, dove manca l’uomo forte, di peso e di personalità. Caratteristiche mentali che però sembrano non mancare alla squadra di Spalletti. L’Inter quest’anno, quando va sotto, non crolla: la rimonta con il Tottenham è il ricordo più vivido, ma da situazione di svantaggio l’Inter ha raddrizzato anche la partita col Psv. E c’è di più: sia con la Spal che con la Fiorentina, dopo essere stata raggiunta, la squadra nerazzurra è stata capace di tornare in vantaggio, invece di subire la mazzata psicologica del pareggio. Inoltre l’Inter è la squadra che ha segnato maggiormente nell’ultimo quarto d’ora di gioco in questo campionato, ben sei gol. Sintomo di fiducia, ferocia e anche di una buona condizione fisica. E anche i cambi incidono. Ora la sosta, poi ci sarà il derby.

a cura di Carmine Cilvini

 

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