29 Marzo 2024, venerdì
HomeItaliaCronacaCrollo ponte Genova: trovata auto, bilancio sale a 41 morti. Oggi funerali...

Crollo ponte Genova: trovata auto, bilancio sale a 41 morti. Oggi funerali di Stato

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha raggiunto il cantiere dei vigili del fuoco sotto ponte Morandi dove proseguono le attività di ricerca dei dispersi e della messa in sicurezza dell’area. Mattarella sta incontrando i soccorritori.

Le squadre dei vigili del fuoco e dell’Usar, che hanno salutato i sedici feretri allestiti alla Fiera del Mare per i funerali di Stato, sono state applaudite dai parenti delle vittime e dal pubblico. L’applauso ai vigili del fuoco è durato circa un minuto e mezzo. I vigili del fuoco, i cinofili e gli Usar hanno salutato una per una le bare facendosi il segno della croce.

Fabio Cerchiai, presidente di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, a.d. della società terranno a Genova nel pomeriggio una conferenza stampa per “rinnovare personalmente il loro cordoglioper le vittime e la profonda vicinanza nei confronti dei familiari e dell’intera comunità genovese, gravemente ferita dalla tragedia del viadotto Polcevera”. Ne dà notizia la società. I vertici “illustreranno tutte le iniziative discusse con il Comune di Genova e la Regione Liguria in questi giorni di intenso lavoro comune a supporto delle famiglie delle vittime e dei dispersi, gli aiuti concreti nei confronti degli sfollati, le attività a supporto della viabilità e della mobilità dei genovesi“.

La notte scorsa è stata  individuata l’auto su cui viaggiava la famiglia Cecala, il papà Cristian, la mamma Dawna e la piccola Kristal di 9 anni. La vettira è rimasta schiacciata sotto un grosso blocco di cemento. Il bilancio delle vittime, non ufficiale in quanto i corpi devono ancora essere identificati, sale dunque a 41.

E il governo ha deciso: Autostrade per l’Italia è responsabile della tragedia e la sua concessione va revocata. La lettera che avvia la procedura è partita e il premier Giuseppe Conte lo ha annunciato con un comunicato dai toni durissimi. “Il disastro è un fatto oggettivo e inoppugnabile e l’onere di prevenirlo era in capo al concessionario su cui gravavano gli obblighi di manutenzione e di custodia”. Ora l’azienda controllata dai Benetton avrà 15 giorni per le controdeduzioni e non gli basterà, eventualmente, nemmeno ricostruire il ponte, avverte Conte. Nel caso, “sarà solo a titolo di provvisorio risarcimento del danno, fermo restando che la ferita inferta alle vittime, ai loro familiari e al Paese è incommensurabile e non potrà certo essere rimarginata in questo modo”. Il premier annuncia poi un “segnale di svolta” per tutti i concessionari di beni pubblici: “D’ora in avanti saranno vincolati a reinvestire buona parte degli utili nell’ammodernamento delle infrastrutture” e “dovranno rispettare in modo più stringente gli obblighi di manutenzione”. Perché “l’infrastruttura non è una rendita finanziaria, ma un bene pubblico”, secondo Conte. A settembre tutti i concessionari dovranno fornire un piano delle risorse per la manutenzione, destinando a questo scopo investimenti proporzionali agli utili.

Intanto a determinare il crollo del ponte Morandi, la morte accertata di 38 persone, altre cinque persone ancora disperse, i feriti gravi e la rabbia di tutto un Paese potrebbe esser stato il cedimento di uno strallo, le possenti bretelle collegate ai pilastri del ponte. Un’ipotesi ancora, ma “un’ipotesi di lavoro seria” , ha detto Antonio Brencich, docente dell’università di Genova e membro della commissione dei Trasporti e delle Infrastrutture che deve accertare le cause del crollo. Un’ipotesi confermata da una testimone: “Ho visto i tiranti spezzarsi contemporaneamente, poi sono caduti sulla carreggiata, l’hanno fatta salire in alto e dopo si è spezzata la campata”. A parlare è Maria Marangolo, infermiera della Asl genovese: era ferma in via Fillak quando ha visto l’inizio del disastro. Aspettando i funerali di Stato, aspettando che qualcuno restituisca ossigeno a una città spezzata, il focus del day after è puntato dunque ancora sui monconi del ponte e sul Polcevera, il sarcofago che raccoglie enormi pezzi di cemento e cadaveri, e la mobilità verso la parte più industriosa di Genova. La rabbia s’intreccia al dolore che tutto copre: per questo molti hanno preferito non avere una funerale di Stato e salutare i propri cari nelle rispettive, piccole parrocchie. A Busalla per Elisa, a Foiano della Chiana per Stella, a Capolona per Carlos. Sabato sarà il giorno delle lacrime, giorno che si sovrappone al tempo del lavoro.

La procura ha sequestrato i due tronconi del viadotto Morandirimasti in piedi a levante e a ponente del tratto crollato. L’attività investigativa comincia a svilupparsi. Verranno studiate anche le macerie spostate via via in un deposito della municipalizzata dei rifiuti Amiu a Campi. Sono state fotografate, catalogate e poste sotto sequestro. Al momento il fascicolo aperto in procura per attentato colposo alla sicurezza dei trasporti, omicidio colposo plurimo e disastro colposo resta contro ignoti. Intanto Autostrade per l’Italia apre alla richiesta del Governo di avviare delle iniziative a sostegno della città di Genova dopo il crollo del Ponte Morandi. La società stradale ha infatti allo studio un piano di interventi per la zona colpita dal ponte, per le famiglie delle vittime e per coloro che hanno subito danni alle proprie abitazioni. E mentre il Governo annuncia di aver definitivamente avviato la procedura per la decadenza della concessione, la società e la controllante Atlantia preparano la proprie difesa e convocano due cda straordinari per il 21 e 22 agosto.

Legge speciale e Toti commissario, misure allo studio – Il consiglio dei ministri straordinario da tenere a Genova non si terrà sabato, ma è stato rinviato ai prossimi giorni. Ma il governo è al lavoro sulle misure che saranno prese per tamponare l’emergenza in cui Genova si è ritrovata dopo il crollo del ponte Morandi.Le priorità sono la soluzione dei problemi di viabilità e la sistemazione degli sfollati che hanno dovuto abbandonare i palazzi sopra i quali passava il viadotto. Il premier Giuseppe Conte ha sentito tutti i ministri interessati e a messo nero su bianco la scaletta dei provvedimenti da adottare. Si stanno studiando nuovi fondi per la città e un decreto del ministero dello Sviluppo economico di sostegno alle imprese. Per coordinare i diversi aspetti dell’emergenza, dagli sfollati alla viabilità, dovrebbe essere a breve essere nominato anche un commissario ad hoc: Forza Italia chiede che sia il governatore ligure Giovanni Toti e la Lega sarebbe d’accordo. Una legge speciale dovrebbe regolare la ricostruzione del ponte in acciaio, che il governo chiede ad Autostrade di pagare di tasca propria: Toti “pretende” lavori lampo, in dieci mesi, il leghista Edoardo Rixi ipotizza come possibile il completamento “entro il 2020”.(fonte ansa)

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti