25 Aprile 2024, giovedì
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Prima crepa M5S-Lega sui migranti. Salvini contro Malta e ong, ma Fico difende le organizzazioni

Matteo Salvini, dopo l’attacco alla Tunisia, apre anche il fronte maltese. Arrivato a Como per portare solidarietà a due autisti di bus aggrediti da extracomunitari e concludere la campagna elettorale per le amministrative, il ministro dell’Interno si è lanciato in un’invettiva contro La Valletta e le ong che lavorano nel Mediterraneo per salvare i migranti. E ha anche lanciato una richiesta di aiuto alla Nato contro i migranti. “Stiamo assistendo alla presa in giro per i cittadini di un’ong tedesca con bandiera olandese che passa davanti a Malta e saluta e arriva in Italia. – ha detto Salvini in Prefettura – Non è possibile che Malta dica no a ogni richiesta di intervento. Il buon Dio ha messo Malta più vicino all’Africa della Sicilia. C’è da lavorare”.

Salvini ha trovato il modo di inserire la questione dei migranti che tanto gli sta a cuore all’interno del complicato puzzle dei rapporti con gli Stati Uniti e la Russia e il G7 in corso in Canada. “Io sono per la Nato. – ha detto il ministro dell’Interno –  E alla Nato chiediamo un’alleanza difensiva. Siamo sotto attacco. Ricordo anche tutti gli allarmi di infiltrazioni di terrorismo negli ingressi, l’Italia è attaccata da sud non da est. Chiedo che ci difenda. Questo ho chiesto a Conte di chiedere anche al G7”.

Le parole del leader leghiste non sono state molto apprezzate a La Valletta e ha respinto le accuse e ha negato “di non dare assistenza ai migranti”. Nella nota ufficiale il governo maltese sottolinea il rispetto “di tutti gli obblighi in ogni momento”, compresi quelli previsti “dalle convenzioni internazionali” sulla sicurezza in mare.
L’affondo del leader leghista ha però provocato una prima, evidente crepa, nei rapporti con gli alleati grillini. Roberto Fico, infatti, lunedì sarà a San Ferdinando, il paese calabrese che ospita la tendopoli di extracomunitari dove viveva Soumaila Sacko, il 29enne maliano ammazzato a colpi di fucile nell’ex fornace di San Calogero.   Il presidente della Camera, inoltre, ha anche incontrato Amnesty International e Medici senza frontiere.

Un segnale chiarissimo contro  l’attivismo in senso contrario del ministro degli Interni. Una frattura confermata dalle parole del presidente della Camera: “Sono la terza carica dello Stato e non entro in queste questioni. Ritengo che chi fa solidarietà deve avere tutto il supporto dello Stato. Lo Stato deve stare vicino a chi aiuta gli ultimi, perché la loro sofferenza è la mia sofferenza, la loro ricerca di una dignità è la mia ricerca, non solo in tema di migranti ma in generale di diritti”.Nel pomeriggio e in serata, Salvini ha continuato il suo tour elettorale e ha messo altra carne sul fuoco. A Brescia ha parlato di fisco ed economia. Si è detto contrario anche al limite sull’uso dei contanti. “Non esiste un limite di spesa al denaro contante vostro. Altrimenti si fanno i soliti favori alla grande finanza che tassa” ha detto. E ha ribadito i concetti sul taglio delle tasse per i più abbienti che aveva espresso nei giorni scorsi: “Ci sono due modi per affrontare le ricchezze: da una parte  tassare, picchiare e tartassare col risultato che il ricco sposta la barca, vende la macchina: io invece voglio un Paese che premia chi è bravo”. E ha aggiunto: “Se l’imprenditore paga meno tasse assume un operaio in più”. Per gli imprenditori più piccoli, ha poi aggiunto, “voglio cancellare spesometri, redditometri e studi di settore”.

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