25 Aprile 2024, giovedì
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La bellezza sta nel sorriso

Bella, regolare, sana e soprattutto, bianca e smagliante. Queste le prerogative che si richiedono ad una dentatura in salute ed esteticamente gradevole.

Chi non ricorda quel vecchio spot pubblicitario che reclamizzava un dentifricio che “rende i denti bianchi e splendenti”? Oppure quello che terminava con la famosa frase ” con quel sorriso può dire ciò che vuole” ?Nell’era della comunicazione il sorriso ha sicuramente la sua importanza, ma a volte purtroppo è trascurato. Perché? Sociologi e psicologi potrebbero dare risposte tecnicamente molto esaurienti sotto il profilo socio-culturale, ma dal punto di vista pratico chi si occupa della salute dei denti sa bene che la stragrande maggioranza delle persone non è soddisfatta del colore della propria dentatura e rimarca con malcelata invidia il fatto di non possedere un sorriso bianco smagliante come quello ostentato dai divi televisivi.
Tranquilli, oggi tutti, o quasi, possono ottenere un sorriso bianco-neve con una tecnica di sbiancamento dentale efficace, innocua, indolore, scientificamente testata e, non ultimo, anche poco costosa.
Le cause che determinano una colorazione scura dei denti sono molteplici. Alcuni cibi o bevande contengono sostanze che possono macchiare superficialmente lo smalto dentale, ma anche penetrare con il tempo all’interno delle strutture del dente. Queste sostanze sono contenute nel caffè, tè, cola e nei coloranti alimentari. Anche il fumo di sigaretta contribuisce all’ingiallimento dei denti a causa della nicotina. Le variazioni di temperatura determinate dai cibi contribuiscono a creare delle microfissurazioni attraverso le quali i coloranti penetrano negli strati profondi del dente. I trattamenti canalari (denti devitalizzati) comportano con l’andare del tempo un inscurimento del dente. Cure antibiotiche eseguite specie nell’infanzia, quando i germi dentali sono ancora in formazione, sicuramente rendono i denti più scuri, così come un eccesso di fluoro. Tra le cause che possono dare una tonalità grigiastra ai denti c’è anche la somministrazione di farmaci contenenti ferro e utilizzati per curare le anemie sideropeniche, senza tenere conto dell’età.

La tecnica per lo sbiancamento si basa essenzialmente sull’applicazione di sostanze preparate in forma di gel che liberano ossigeno, il quale penetra nel dente attraverso lo smalto ossidando le molecole cromogene responsabili del colore scuro e, a fine trattamento, il dente appare più bianco.

La procedura di sbiancamento più affidabile è quella eseguita nello studio del dentista con strumentazione professionale. Per prima cosa è essenziale una visita accurata della bocca per diagnosticare malattie presenti come carie, malattia parodontale, lesioni gengivali e delle mucose. Poi vengono rimosse tutte quelle otturazioni discromiche, tipo le otturazioni grigie in amalgama d’argento o quelle vecchie in resina. E’ molto importante eseguire una o due sedute di igiene orale e pulizia delle superfici dentali. Quando il candidato (o la candidata) al super-sorriso è pronto, si procede con l’applicazione della sostanza sbiancante, avendo cura di proteggere le gengive e le altre parti della bocca. Il contatto deve durare all’incirca 20-30 minuti. L’applicazione di una luce a 380-400 nm di lunghezza d’onda, oppure di una debole fonte di calore, favorisce la liberazione degli agenti sbiancanti. In genere è sufficiente una o due sedute dal dentista a seconda dell’intensità della scolorazione. Anche l’applicazione del Laser accelera la reazione di sbiancamento dentale. Si tratta di un sistema certamente all’avanguardia, sebbene non abbia ancora ottenuto “ l’ok “ della ADA (American Dental Association), una specie di bollino blu sulla efficacia e innocuità della procedura.
Si sconsigliano le procedure totalmente fai-dai-te oggi in commercio. E i motivi sono più di uno: pericolo di ingestione accidentale del prodotto con conseguente gastrite o sovradosaggio, tanto per citarne alcuni.

Il dentista può controllare efficacemente lo sbiancamento avvenuto sia confrontando il risultati con alcuni denti- campione artificiali, sia producendo delle fotografie del prima e dopo trattamento. Si può ottenere uno sbiancamento duraturo negli anni anche di due o tre toni di colore e, per i più esigenti, anche quel bianco che più bianco non si può.
Bisogna dire a questo punto che la prima cura dei denti comincia in casa, fin da piccoli.

Questi sono i pochi e fondamentali consigli.
1 Lavare i denti almeno tre volte al giorno, molto bene e prima di coricarsi.
2 I dentifrici medicati in commercio vanno, più o meno, tutti bene purché non contengano sostanze abrasive.
3 Usare il filo interdentale, oppure uno spazzolino con setole artificiali perché quelle naturali sono il ricettacolo di colonie di microrganismi che va cambiato ogni 2 mesi circa.
4 In viaggio o sul luogo di lavoro, risciacquare i denti con uno spazzolino portatile; la precauzione è utile soprattutto per chi soffre di gengiviti o è soggetto alle carie.
Le gomme da masticare hanno una blanda azione pulente e antibatterica, ma vanno utilizzate solo se non c’è niente di meglio.
5 Spazzolare le arcate dentarie senza violenza, con lento movimento rotatorio: dall’alto in basso l’arcata superiore, dal basso in alto quella inferiore.

Parte dalla bocca il sogno dell’eterna giovinezza. Un sorriso smagliante è simbolo indiscusso di freschezza e buona salute, qualità che con gli anni vengono meno lasciando dire ai denti inesorabilmente quante primavere sono già state attraversate:” Chi non ha denti sani e brillanti a ogni età può incolpare solo se stesso”.

 

Prof. Daniele Orefice

Docente formatore AUGE

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