“In questi giorni, poi, mi sembra che tutti vogliono abrogare qualche norma. Forse sarebbe molto più utile proporre qualcosa di concreto per ricostruire”, afferma il cardinal Bassettiche invita a non rincorrere il ‘rancore sociale’, definito così dal Censis. Il capo della Cei raccomanda di non soffiare“sul fuoco della rabbia sociale, soprattutto dei ceti poveri e popolari”. “Ci serve, piuttosto, il coraggio di proposte autentiche” avendo come priorità “il lavoro, la famiglia, i giovani“, sottolinea. “Non a caso – aggiunge – sono tre temi che in più occasioni ho definito come ‘priorità irrinunciabili’ per il nostro Paese”. “Ma la vera prima grande priorità – sottolinea – è l’Italia stessa. Sento parlare sempre di misure specifiche o di bonus. Tutte cose buone, ma mi sembrano solo delle toppe. Occorre invece ricucire l’intero vestito. C’è un’Italia da rammendare e da rilanciare con coraggio, carità e responsabilità”. Il presidente della Cei rivela, infine, che il Papa “ha piena conoscenza di quello che accade nel nostro Paese e, soprattutto, ne conosce le virtù, i limiti e il carattere del popolo”. “Del resto – cncluede – non dobbiamo mai dimenticare, infatti, che il Santo Padre è un ‘figlio’ di italiani emigrati in Argentina. Posso testimoniare che ci è vicino e ci accompagna perchè vuole molto bene all’Italia”.