24 Aprile 2024, mercoledì
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A termine più di 600 opere incompiute. Lavori per oltre 2 mld di euro

La delega per il recepimento delle direttive appalti pubblici sarà pronta a fine luglio, insieme al decreto-legge «Sblocca Italia» con il quale verranno portate a termine più di 600 opere incompiute segnalate dai sindaci, per un valore di risorse pari a circa due miliardi che faranno quindi ripartire molti cantieri fermi; in vista anche un progetto per lo «sblocco minerario». Sono questi gli interventi annunciati per fine mese da Matteo Renzi e rilanciati, per quel che riguarda il recepimento delle direttive appalti pubblici e la riforma del Codice dei contratti, all’assemblea dei parlamentari del Partito democratico di due giorni fa. Sul tema delle modalità di recepimento delle direttive appalti nn. 24/25 e 26/2014 il presidente del consiglio ha anticipato che saranno oggetto del consiglio dei ministri di fine mese, nel quale saranno presentati i provvedimenti del pacchetto «Sblocca Italia». Salta quindi l’ipotesi, anticipata dal vice ministro Riccardo Nencini nel corso del Convegno del Pd su appalti e corruzione tenutosi a Roma lunedì scorso (vedi ItaliaOggi del 15 luglio), di «caricare» la delega sul disegno di legge europea 2013-bis in corso di esame da parte del Parlamento, portandola in consiglio dei ministri il 21 luglio. Nel corso del suo intervento Matteo Renzi ha così risolto la mini-querelle sul recepimento sorta fra il vice ministro delle infrastrutture e il presidente della commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, Ermete Realacci (che aveva chiesto una delega autonoma): «Io lo farei a parte, Ermete, sono d’accordo con te. Non deve essere inserito in un altro vagone, deve essere una cosa ad hoc, deve essere qualcosa su cui si va in modo molto chiaro». La norma di delega (che prevede l’emanazione di uno o più decreti delegati, sia per le direttive, sia per la riforma del codice dei contratti) verrebbe quindi a fare parte di un disegno di legge, uno dei provvedimenti del cosiddetto «Sblocca Italia» (è previsto anche un decreto-legge) che sarà approvato il 31 luglio dal consiglio dei ministri. Era stato lo stesso Renzi il 17 giugno, nel corso dell’Assemblea di Confindustria Verona e Vicenza, ad annunciare il varo di questi interventi che dovrebbero comprendere un’azione decisa per portare a termine le opere incompiute». «Nel decreto Sblocca Italia che stiamo preparando per fine luglio c’è la soluzione per sbloccare le infrastrutture ferme da anni». Per la preparazione della lista degli interventi da completare il presidente del consiglio dei ministri ai primi di giugno aveva chiesto aiuto ai sindaci: «Manderò ai sindaci la richiesta di indicare quali siano i punti critici dei loro comuni, dagli investimenti bloccati per l’imprenditore al sindaco bloccato dalla sovrintendenza fino all’imprenditore straniero pronto ad investire se non avesse i permessi bloccati».

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