24 Aprile 2024, mercoledì
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Addio a Nadine Gordimer, premio Nobel e voce anti-apartheid

La scrittrice sudafricana si è spenta a 90 anni nella sua casa di Johannesburg. Lo scorso marzo, aveva annunciato di avere un cancro al pancreas. Amica di Mandela, era stata fra i membri fondatori del Congress of South African Writers.

La malattia – Pochi mesi fa, lo scorso marzo, Nadine Gordimer aveva annunciato di essere malata di cancro al pancreas e aveva detto addio alla scrittura mentre stavano per uscire in Italia i suoi ‘Racconti di una vita’, 17 storie scritte fra il 1952 e il 2007, pubblicate da Feltrinelli, il suo editore italiano per cui uscirà in ottobre 2014 la raccolta di scritti e articoli ‘Tempi da raccontare-Scrivere e vivere’ (Feltrinelli).

Una voce contro l’apartheid – Nata il 20 novembre 1923 a Springs, centro minerario a est di Johannesburg, da genitori immigrati ebrei, ha raccontato come nessun altro la sua terra, il Sudafrica, mettendo la scrittura al servizio dell’umanità e la sua voce contro l’apartheid.
Amica di Mandela, di Miriam Makeba e tanti leader della lotta contro l’apartheid è stata fra i membri fondatori del Congress of South African Writers.
Oltre al Nobel nel 1991, nel 1974 aveva vinto il Booker Prize e nel gennaio 2007 le era stato assegnato il Premio Grinzane Cavour per la Lettura. ‘Ora o mai più’ è il suo ultimo romanzo, uscito nel 2012 nel nostro Paese che amava molto. Il suo primo romanzo ‘I giorni della menzogna’ è del 1953 ma prima la Gordimer, aveva prima pubblicato la raccolta ‘Faccia a faccia’ e una storia per bambini uscita sul Children’s Sunday Express nel 1937. La sua scrittura, nitida, il suo stile limpido contraddistingue tutti i suoi libri da ‘Occasione d’amore’, ‘Un ospite d’onore’,’La figlia di Burger’, ‘Luglio’ a ‘Storia di mio figlio’.

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