25 Aprile 2024, giovedì
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Domus aurea, Franceschini alle imprese: scandaloso se non finanzieranno i restauri

Vuole che gli investitori privati facciano la fila per finanziare il restauro della leggendaria Domus aurea di Nerone, chiusa dopo una serie di crolli dovuti a infiltrazioni di acqua. E ricorda che il governo, con la creazione dell’Art bonus, la detrazione del 65%, ha fatto in modo che le aziende italiane siano in prima linea nell’operazione. Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e del Turismo, ha presentato così oggi il progetto di risanamento del giardino soprastante la Domus neroniana: “Troverei scandaloso se non ci fosse una corsa da parte dei privati per finanziare il progetto di risanamento necessario per la riapertura della Domus Aurea”, ha dichiarato. “Come governo ci aspettiamo che si facciano avanti aziende italiane perché con l’Art bonus, che prevede detrazioni del 65% in favore di donazioni per i beni e le attività culturali, non ci sono alibi”. Franceschini ha sottolineato come l’art bonus sia “l’incentivo fiscale in favore dei beni culturali più importante che ci sia in Europa”, precisando che per quanto riguarda i lavori per il risanamento della parte superiore della Domus Aurea, lo Stato, comunque sia, “non si sottrarrà. “Capisco che per alcuni interventi di restauro sia difficile coinvolgere le aziende perché non c’è un grande ritorno di immagine, ma nel caso della Domus Aurea lo troverei veramente assurdo perché si tratta di un progetto sul quale saranno puntati gli occhi di tutto il mondo”. C hiusa per molti anni per il pericolo di cedimenti strutturali la Domus Aurea era stata riaperta nel 1999 da Walter Veltroni, allora ministro dei Beni Culturali, e da Francesco Rutelli, all’epoca sindaco di Roma. Nel 2005 era stata chiusa di nuovo a causa di gravi infiltrazio­ni d’acqua, quindi riaperta nel gennaio 2006 e  poi vietata al pubblico per precauzione nel dicembre 2008, su disposizione della sovrintendenza «per percolazioni lungo le pareti». Infine, nel 2010, nuovo crollo di parte della  Galleria traianea, e nuova chiusura. Quattro anni dopo, la riapertura è ancora lontana, potrebbe slittare al 2018 perché tanto richiederanno i lavori di messa in sicurezza, che costeranno 30 milioni circa. Il progetto illustrato dalla Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Roma riguarda la progettazione definitiva del sistema di protezione dell’area sovrastante il sito, “un passaggio fondamentale per la salvezza del monumento”, , si legge in una nota della Soprintendenza. Il costo orientativo delle opere è pari a sette-otto milioni di euro l’anno per quattro anni, hanno spiegato  la soprintendente Mariarosaria Barbera e il responsabile della Domus Aurea, Fedora Filippi, presenti alla conferenza stampa con  Franceschini.

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