Il fenomeno del bring your own device, ovvero l’uso di dispositivi elettronici personali all’interno delle reti aziendali, è una realtà ormai consolidata a livello globale, con grande soddisfazione dei professionisti, non più obbligati a utilizzare apparati imposti dall’alto e spesso non graditi, a tutto vantaggio della produttività.
Accanto alle notizie positive, molti dei timori dei responsabili tecnici si sono però rivelati fondati, vanificando una parte non banale del vantaggio economico sperato da qualche responsabile finanziario, lieto di non dover più iscrivere a bilancio il costo dell’acquisto dei dispositivi stessi. Un dispositivo insicuro libero di accedere liberamente alla rete aziendale può infatti compromettere tutti gli investimenti in sicurezza fatti dalla società, costringendo quindi il responsabile a dotarsi di strumenti più sofisticati per gestire device di cui non ha il controllo totale a cui era abituato con i dispositivi aziendali. Proprio le suite di enterprise mobility management, ovvero le piattaforme che consentono ai responsabili tecnici di gestire dispositivi eterogenei all’interno della stessa rete aziendale, si stanno perciò confermando centrali nei piani di investimento. Una tendenza che BlackBerry, come spiega a Circuits Markus Muller, senior vice president & regional managing director Europe della società, sta cavalcando forte di una soluzione, BlackBerry Enterprise Server 10, non solo apprezzata per l’efficienza ma anche per il costo complessivo, come testimoniato dalla ricerca condotta dalla società di ricerca Strategy Analytics.
Domanda. Le piattaforme di enterprise mobility management sono sempre più strategiche per le aziende, come vengono vissute dai responsabili tecnici?
Risposta. I dati di mercato indicano che la principale preoccupazione dei responsabili tecnici delle aziende sia relativa al total cost of ownership (il costo complessivo della soluzione, comprensivo dell’acquisto e delle spese nel corso della durata del contratto, ndr), che deve fare i conti con budget a misura di crisi. Il problema sempre più sentito riguarda la presenza di dispositivi non omogenei in mano ai dipendenti, che si sommano a diverse politiche di accesso a servizi e contenuti. Per i responsabili la possibilità di avere un unico fornitore in grado di gestire questa complessità, assicurando la possibilità di dividere gli utenti per gruppi omogenei di accessi e servizi, e non a seconda del dispositivo in possesso, è un vantaggio notevole.
D. Che ruolo svolge la piattaforma BlackBerry Enterprise Server 10 in questo contesto?
R. BlackBerry ha sempre guardato con grande attenzione alla possibilità di gestire a livello centrale i dispositivi aziendali nella loro complessità, gestendo in modo organico il software e gli apparecchi in uso dai dipendenti. BlackBerry Enterprise Server 10 nasce da questa esperienza, allargata però a tutti i dispositivi, compresi quelli basati su piattaforme diverse come Apple iOS, Google Android e Microsoft Windows Phone. Ci stiamo focalizzando ancora più che in passato proprio sul software, aumentando sempre più l’apertura verso tutte le piattaforme per venire incontro alle esigenze dei responsabili aziendali.
D. Il vostro nuovo ceo, John Chen, ha detto che i dispositivi potrebbero non essere più centrali. Cosa cambierà in BlackBerry?
R. Il fatto di offrire una piattaforma completa, composta da dispositivi e software, è ancora un vantaggio competitivo. Se perdessimo i dispositivi, dovremmo rinunciare a un anello importante di questa catena ora completa.
D. Lo scandalo dell’Nsa, con le informazioni di milioni di utenti spiati, ha posto ancora più la sicurezza al centro dell’attenzione. Che effetto ha avuto all’interno delle aziende?
R. Le tematiche relative a privacy e sicurezza sono centrali all’interno delle aziende, oggi più che mai. Le imprese di grandi dimensioni, come gli stessi consumatori, sono preoccupati per la privacy delle informazioni personali, e molti studi condotti da società indipendenti dimostrano come proprio BlackBerry sia la piattaforma più sicura in questo senso. Noi crediamo che il tema della sicurezza costituisca una leva per sviluppare nuovi servizi innovativi, e ci stiamo muovendo in questo senso. Dopo tutto, il concetto della mobilità ruota attorno alla possibilità di avere le informazioni desiderate a propria disposizione in ogni momento, a condizione però che questo avvenga in modo sicuro.
D. Ci sono aree specifiche che ritenete interessanti in questo contesto?
R. Le piccole e medie imprese sono alle prese con i problemi relativi alla sicurezza, e stanno scoprendo che i servizi cloud costituiscono un’eccellente soluzione anche in questo contesto per i vantaggi che assicurano. Stiamo quindi lavorando per offrire una soluzione ibrida basata su cloud all’inizio del prossimo anno proprio per venire incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese impegnate in questo passaggio.
