24 Aprile 2024, mercoledì
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Fast food, la app arriva nel piatto

Come un taxi, anche la pizza, l’hamburger, il caffè o il menù al tavolo è destinato a essere pre-ordinato con un’applicazione elettronica, via smartphone o tablet, magari mentre si guida o si è in coda aspettando il proprio turno alla cassa del ristorante. Eccessi organizzativi? Comodità per il clienti? In realtà alla base dei progetti in essere, quasi tutti firmati da piccole o grandi catene di ristorazione veloce (in Italia pizzerie e hamburgherie in testa), pare esserci anche la volontà di creare un maggiore collegamento con il cliente, modernizzare la sua esperienza con il marchio e guadagnare informazioni che domani possono tradursi in nuovi prodotti o programmi fedeltà. Oltreoceano, per esempio, chi sta mettendo una app nel caffè è il gruppo americano Starbucks per facilitare le ordinazioni dei clienti tramite smartphone.
Al di qua dell’oceano, qualche catena di pizza, prodotti etnici o di hamburger, per esempio Ham a Milano e Roma, fa effettuare le ordinazioni direttamente da iPad nel negozio. Stratagemmi digitali che un altro big della ristorazione veloce, McDonald’s, sta sperimentando per i suoi clienti. «La vera e propria app per preordinare il menù da casa sarà pronta entro tre anni per coordinare tutti i 500 punti vendita», racconta Emanuela Rovere, direttore marketing di McDonald’s Italia, «mentre in Francia è già attiva e in America è in fase sperimentale».

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