19 Aprile 2024, venerdì
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Usa. Nelle carceri permesso anche tenere cani per compagnia a detenuti

Carceri americane amiche degli animali. Un connubio curioso che offre benefici a cani e carcerati, facilitando – in alcuni casi – anche la vita di chi vive fuori dalle prigioni, che puo’ approfittare di prezzi concorrenziali per alcuni servizi di base legati ai quattro zampe, come il bagno o la pensione. Il tutto creando un ponte – secondo gli osservatori – fra due mondi che raramente si uniscono.

Il programma di introduzione di cani nelle carceri, dopo un avvio a rilento, ha preso piede e ora sembra spopolare. Lanciato nel 1981 e’ stato adottato da un numero crescente di prigioni. Il concetto di base – afferma il Wall Street Journal – e’ far congiungere cani abbandonati, abusati e rifiutati con carcerati che hanno un passato ugualmente difficile, se non simile. Alcuni cani ‘fortunati’ dai canili sovraffollati riescono ad approdare nelle carceri che hanno aderito al programma, e li’ vivono una ‘vita’ piu’ felice preparandosi al dopo. E offrendo sollievo anche ai carcerati, soprattutto donne, che si prendono cura di loro sotto vari punti di vista, fra i quali l’addestramento.

I carcerati per entrare nel programma devono essere ‘puliti’, ovvero non devono aver commesso alcuna infrazione durante il periodo trascorso dietro le sbarre. Una volta dentro il loro ‘stipendio’ aumenta: i membri del programma guadagnano infatti 1,41 dollari l’ora, un buono stipendio considerato che i lavori in cucina e di pulizia fruttano un terzo. E i benefici dei cani nelle strutture carcerarie sono evidenti: cosi’ come negli ospedali, molti cani sono una terapia. ”Mi ha insegnato come controllarmi. Ho imparato a essere piu’ giusta” afferma Alvinita Stuart, carcerata a Gig Harbor, a Washington, per omicidio e con una condanna che finira’ nel 2016.

A Gig Harbor, nello stato di Washington, anche ai cani viene offerta una seconda chance. E’ il caso di Pax, un esuberante Golden Retriever, precedentemente cacciato da un carcere del Wisconsin dove era stato definito incorreggibile. Pax a Gig Harbor ha trovato la sua ‘anima gemella’, una condannata per omicidio che lo ha rimesso sulla giusta strada e gli ha consentito di divenire un cane di sostegno per i disabili. Il carcere di Gig Harbor si e’ spinto anche oltre, offrendo servizi anche a chi e’ fuori dal carcere: per la cifra competitiva di 25-80 dollari offre servizi spa per i cani, come bagno, unghie e taglio. Ma anche programmi di addestramento, talmente richiesti che c’e’ una lista d’attesa di due anni.

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