29 Marzo 2024, venerdì
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Floriani, il marito della Mussolini, ammette: ha incontrato una baby squillo

Inizialmente Mauro Floriani, il marito di Alessandra Mussolini, finito tra gli indagati per prostituzione minorile nel giro delle baby squillo dei Parioli, aveva respinto ogni accusa. Il manager aveva provato a negare tutto, mentre gli inquirenti parlavano di “elementi incontrovertibili” che dimostravano come fosse cliente abituale delle due minorenni romane. Ma alla fine sarebbe stato lui stesso a raccontare una verità diversa. A scrivere delle ammissioni del marito della parlamentare diversi quotidiani, tra cui Repubblica, secondo cui Mauro Floriani avrebbe confessato di aver incontrato due volte una delle due ragazzine che si prostituivano in un appartamento dei Parioli. Avrebbe ammesso di aver incontrato la più grande delle due baby squillo quando gli inquirenti gli hanno mostrato la lista delle telefonate e dei messaggi scambiati con le ragazzine. “Ma non sapevo che era minorenne, lei si era presentata come 19enne e io le ho creduto”, avrebbe spiegato Floriani al procuratore aggiunto Maria Monteleone e al pubblico ministero Cristiana Macchiusi. Floriani avrebbe raccontato dei primi contatti del luglio scorso avvenuti tramite internet, di aver chiamato e di aver incontrato la 15enne per due volte. Le indagini, da quanto si apprende, parlano però un numero maggiore di appuntamenti.
Tra i clienti “famosi” delle baby squillo ci sarebbe anche il figlio di un parlamentare – Mauro Floriani non è l’unico dei nomi più “noti” finiti nel registro degli indagati per prostituzione minorile. Ci sarebbero altri professionisti romani ad aver avuto dei rapporti con le due giovani escort. In totale nel registro degli indagati con la stessa accusa del marito della Mussolini sono finite 22 persone. Secondo alcune fonti tra di loro c’è anche il figlio di un parlamentare di centrodestra, come Floriani incastrato dai tabulati e riconosciuto dalle ragazze. E ancora ci sarebbero stati dei funzionari della Fao, un dipendente di Ernst&Young, un avvocato e un funzionario della Banca d’Italia. Sotto accusa sono finiti coloro che avrebbero avuto più di un contatto con le due minorenni: alcuni sarebbero stati anche fotografati nei pressi dell’appartamento dove le due giovani si prostituivano. In alcuni casi gli indagati sono stati riconosciuti direttamente dalle due minorenni. Nei prossimi giorni chi non è stato ancora ascoltato sarà convocato e interrogato dai pm.

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