19 Aprile 2024, venerdì
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Fiducia: banche meglio solo della politica

Ladri. E’ la prima parola che gli italiani associano al termine “banca”, secondo una indagine commissionata da Banca AGCI, istituto bancario dell’Associazione Generale Cooperative Italiane alla ISPO. Presentata in occasione dell’apertura di una filiale di AGCI a Torino, l’indagine voleva mettere a confronto la percezione delle banche da parte dei torinesi rispetto alla totalità degli italiani bancarizzati. Percezione che, in effetti, sotto la Mole è un po’ meno negativa che nel resto d’Italia.

Intanto quella parola, “ladri”, che sottolinea come almeno una parte degli italiani (bancarizzati, non dimentichiamolo) ritenga che le banche “sottraggano” qualcosa che a loro non spetta: a livello nazionale trionfa, mentre i torinesi, pur collocandola nella top ten, le preferiscono espressioni come “denaro” e “risparmi”. Poi, il fatto che il 79% dei torinesi ritenga che le banche siano “poco o per nulla” vicine ai clienti nei momenti di difficoltà: l’82% pensa anzi che siano scarsamente attente a fare gli interessi della clientela.

Il vero problema resta quello del credito. Il 22% dei torinesi pensa che le banche siano disposte a erogare credito ai clienti: tutti gli altri credono che gli istituti bancari non siano così orientati al “fare banca” e per gli italiani la percentuale scende addirittura al 16%. La fiducia nel settore è particolarmente bassa: il 78% degli italiani crede che le banche nel complesso siano “poco o per nulla” in grado di creare una relazione di fiducia con la clientela.

Qualche sorpresa, però, c’è. Perché quando si parla della propria banca, anziché del settore in generale, il 50% degli italiani afferma che nel tempo si è creata “abbastanza” o “molta” fiducia tra lui e l’istituto di riferimento. Sono 7 punti percentuale in meno rispetto a prima della crisi, ma è comunque un dato che lascia margini di fiducia.

La strada per le banche resta comunque in salita: i clienti, secondo IPSOS, chiedono vicinanza (42%), l’uso di un linguaggio comprensibile (30%), un aiuto nel realizzare sogni come l’acquisto di una casa o l’avvio di una attività (26%), il sostegno al territorio (26%) e un significativo “mantenimento delle promesse” (24%). Essere una banca innovativa e moderna è una priorità solo per il 14% dei clienti.

Guardando al complesso delle istituzioni, le banche se la cavano piuttosto male. Gli italiani confermano la loro fiducia soprattutto a Forze dell’Ordine (80%) e Forze Armate (73%), seguite da Presidente della Repubblica (69%) e Chiesa Cattolica (63%). E se l’Unione Europea (42%) fa meglio della RAI (41%) e di Mediaset (37%), le banche con il 21% di italiani che le ritengono degne di fiducia riescono a fare meglio solo di Parlamento (20%) e partiti politici (13%). Non proprio i primi della classe, in quanto a immagine.

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