25 Aprile 2024, giovedì
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Scambio automatico informazioni fiscali, per l’Ocse la Svizzera è sulla buona strada

La Svizzera ha compiuto progressi significativi dal punto di vista della trasparenza, collaborando attivamente alla formulazione di uno standard globale per lo scambio di informazioni in ambito fiscale. Lo ha dichiarato ieri a Berna Pascal Saint-Amans, responsabile delle questioni fiscali internazionali in seno all’Ocse. “Spero che si volti presto pagina e che la Svizzera possa essere ammessa alla fase 2 prevista dal Forum globale per la trasparenza e lo scambio di informazioni in ambito fiscale”, ha aggiunto. Proprio in merito al passaggio alla fase 2, secondo Saint-Amans, ci sono ancora alcuni aspetti problematici che impediscono alla Svizzera di sottoporsi a una “peer review”, come l’identificazione degli aventi diritto di azioni al portatore o il numero, giudicato da taluni ancora insufficiente, di convenzioni di doppia imposizione secondo gli standard Ocse sullo scambio di informazioni su richiesta. Questi aspetti sono attualemente in fase di discussione in parlamento, oppure a uno stadio ancora iniziale, e ci vorrà ancora del tempo prima che vengano adottati, nel rispetto delle procedure democratiche elvetiche, da Saint-Amans definite “scrupolose”. Infine il responsabile Ocse per le questioni fiscali internazionali ha parlato di un progetto, cui la Svizzera è interessata, relativo allo sviluppo di uno standard internazionale per l’Iva con cui si punterebbe a eliminare le doppie imposizioni in questo settore. “Le somme in gioco sono colossali”, ha spiegato Saint-Amans.

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