16 Aprile 2024, martedì
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Garante Privacy, assistenza sociale: via libera al Casellario

Via libera del Garante della privacy sullo schema di decreto del ministero del Lavoro relativo alla costituzione presso l’Inps del ‘Casellario dell’Assistenza’, l’anagrafe generale delle posizioni assistenziali. Il parere positivo riguarda «una versione di decreto che ha accolto integralmente le osservazioni e i suggerimenti forniti dall’Ufficio del Garante in alcuni incontri e contatti informali con il ministero. Le osservazioni, volte a perfezionare il testo sotto il profilo della protezione dei dati, hanno riguardato in particolare la selezione delle informazioni destinate a confluire nel casellario, l’individuazione dei soggetti che possono consultarle, le modalità di raccolta e di anonimizzazione dei dati relativi ai minori in situazioni di disagio».

Con la costituzione del Casellario si intende definire un quadro complessivo del settore dell’assistenza sociale al fine di gestire, programmare, monitorare la spesa, valutare l’efficienza degli interventi ed elaborare statistiche e studi. Per questi motivi le amministrazioni locali e ogni altro ente che eroga tali prestazioni dovranno mettere a disposizione del Casellario le informazioni previste dal decreto e l’Inps dovrà rendere disponibili le informazioni raccolte in forma individuale, ma prive di ogni riferimento che ne permetta il collegamento con gli interessati, al ministero del lavoro, al ministero dell’Economia, alle Regioni, alle Province autonome e ai Comuni. Nella banca dati saranno raccolti, conservati e gestiti i dati personali e familiari dei beneficiari, le informazioni sugli enti eroganti e sulle prestazioni assegnate. Inoltre, in apposite sezioni separate, dedicate alla non autosufficienza, ai minori in condizioni di disagio e alla povertà, saranno trattate le informazioni sulla presa in carico da parte dei servizi sociali, in forma del tutto anonima nei casi più delicati. I dati direttamente identificativi saranno consultabili esclusivamente dagli enti locali, solo per le prestazioni da essi erogate, e dall’Inps, dalla Guardia di finanza e dall’Agenzia delle entrate per effettuare controlli sui beneficiari delle prestazioni sociali agevolate. Le modalità attuative e le specifiche tecniche per l’acquisizione, la trasmissione e lo scambio delle informazioni tra le amministrazioni coinvolte e l’anonimizzazione dei dati, nonché le misure di sicurezza, saranno definite dall’Inps con successivi decreti, sentito il parere del Garante.

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