24 Aprile 2024, mercoledì
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Renzi, lo straniero che avanza!

renzi de mitaComincia ormai a delinearsi più chiaramente la vera figura di Matteo Renzi, soggetto finora dalle origini misteriose ma ora apparso ai più come il più fedele esecutore degli ordini della famigerata troika europea.
Il lettore ricorderà che Matteo Renzi, subito dopo aver ottenuto la fiducia al Senato, fu chiamato immediatamente al telefono dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, la quale ebbe con lui una lunga conversazione telefonica, che terminò con un appuntamento al prossimo vertice di Berlino che si terrà nella capitale tedesca il prossimo 17 marzo 2014. Che cosa si diranno Merkel e Renzi?

germaniaisraeleSubito dopo la telefonata della Merkel arrivò a Renzi quella del premier israeliano Benyamin Netanyahu il quale invitò il neo primo ministro italiano a visitare Israele. Una scusa – chiaramente per ammonirlo e per strizzargli i testicoli. Infatti il leader israeliano – nel corso della telefonata – rilevò, secondo una nota del suo ufficio, che l’Italia “svolgeva e svolge un ruolo importante a livello internazionale”, apprezzando il sostegno di Renzi “contro il boicottaggio di Israele”.
Ora apprendiamo che anche il portavoce del Fondo Monetario Internazionale, Gerry Rice, ha fatto sapere a Renzi di aver ascoltato con molta attenzione il discorso che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha svolto in Parlamento e di esserne rimasto soddisfatto. Anche il Fondo Monetario ha così voluto così dare il “benvenuto” a Renzi e ad alcune misure annunciate dal premier augurandosi, anzi aspettandosi, l’attuazione di quelle riforme già “nelle settimane a venire”.

Uhm……………Tutti questi segnali ci dicono chiaramente quali sono le vere ragioni dell’espulsione del primo ministro Enrico Letta e dell’avvicendamento del nuovo premier Matteo Renzi: il lettore ricorderà le tante riserve di Enrico Letta sul troppo rigore imposto dalla Germania, l’eccessiva lentezza di Letta nell’attuare le direttive della cosiddetta troika, anche un po’ di ribellismo di Letta, tutte cose che hanno determinato alla fine l’allontanamento dell’ex primo ministro italiano. Ed ecco che allora comprendiamo bene come Matteo Renzi sia l’ennesimo italiota totalmente sottomesso ai voleri dei poteri forti stranieri (e aggiungiamo noi forti, usurocrati e criminali), i quali a partire dal 1992 hanno da sempre dettato l’agenda politica italiana..

Ieri in occasione dell’ultimo default del comune di Roma ci è venuto un messaggio ancora più inquietante e negativo da parte di Matteo Renzi. Il nostro infatti ha lasciato intendere che vuole privatizzare tutte le municipalizzate di Roma in nome del cosiddetto neo-libertismo. La cosa chiaramente non piace ai romani di tutte le tendenze politiche. Tanto più che a Roma c’è una municipalizzata semi-privata che funziona molto bene nel segno della vecchia impostazione politica di ente pubblico impegnato ancora in iniziative economiche e produttive e quindi nel segno di produrre ricchezza anziché solo assorbirla Parliamo della ventilata privatizzazione dall’Acea. Come si sa alla base dell’impostazione di privatizzare tutto ciò che è privatizzabile c’è un ragionamento – secondo noi – molto perverso, che sostanzialmente è questo: se lo Stato deve impiegare meno risorse per rendere i servizi ai cittadini, quello stesso Stato potrà avere a sua disposizione più denaro per finanziare le banche le quali a loro volta potranno fabbricare e vendere più titoli tossici di quanto già non facciano finora. Posto che se le banche non si alimentano dal risparmio privato non resta loro che alimentarsi dai fondi pubblici, che quindi vanno incrementati, tagliando le spese.

neoliberismoInoltre vogliamo ricordare che l’Italia in un recente passato, nonostante la corruzione, nonostante la dilatazione della spesa pubblica per la politica e per le pensioni nonostante gli squilibri fra Nord e Sud, nonostante tutto questo, era arrivata a diventare la quinta potenza industriale del pianeta. E questo grazie a una formula politica che non era neo-liberista ma che potremmo definire semisocialista, cioè metà industria in mano allo Stato, metà industria in mano ai privati. La quale – guarda caso – è la stessa formula politica che adotta oggi la Cina diventata con questa formula prima potenza industriale del pianeta dopo che fino a venti anni fa con altra formula il socialismo totale (altra sciocchezza politica come il neo-liberismo) era l’ultima nazione del globo quanto a ricchezza.

Il problema è che ogni tanto l’umanità si innamora di ideologie sbagliate: ieri il socialismo totale, oggi il neo-liberismo, che poi propriamente non è neo-liberismo secondo l’accezione storica di questa locuzione, bensì neo-cretinismo: nessuna funzione in mano alla Stato ma tutto ai privati, anche la giustizia, la sanità e la scuola: assurdo!
Ed allora ecco delinearsi la vera figura e la vera ragion d’essere di Matteo Renzi: il neo-liberista (se così lo possiamo chiamare) che avanza, a passo di carica e non a passo felpato come avveniva con Enrico Letta. Con l’aggravante che Renzi è bello e dunque è circondato dalla simpatia e dal consenso della gente, Letta invece era brutto e quindi nessuno se lo filava.

Renzi, il nuovo che avanza! E anche lo straniero che avanza! Avanzano tutti quelli che non dovrebbero avanzare! Ahi serva Italia di dolore ostello, non donna di provincia ma bordello!

Michele Imperio

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