24 Aprile 2024, mercoledì
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“Fumatori di spinelli cercansi” Tutti in fila all’ospedale di Nancy

«Aaa Fumatori di spinelli cercansi»: non è l’annuncio di uno cinico spacciatore senza scrupoli. Ma di un ospedale universitario di Nancy, nel nord-est della Francia, che lancia una singolare campagna di reclutamento rivolta ai consumatori cronici di marijuana. Con l’obiettivo di studiare gli effetti sul loro cervello. «Oltre 300 persone si sono già presentate per partecipare.

Il centralino sembra esplodere», esulta il dottor Vincent Laprévote, il medico psichiatra che guida lo studio nazionale Causa Map (Cannabis Use and Magnocellular Processing).
L’équipe di ricerca di Nancy parte dall’ipotesi che il forte consumo di cannabis possa «modificare il sistema di comunicazione tra neuroni». La ricerca intende dunque concentrarsi su un totale di 180 volontari, le cosiddette «cavie», divisi in tre gruppi di età compresa tra i 18 e i 55 anni. Tra i profili più ricercati per questo singolare «casting» scientifico: chi fa uso di cannabis almeno sette volte a settimana da oltre un anno, ma anche fumatori regolari di tabacco e non fumatori. «Stranamente – aggiunge – siamo ancora alla ricerca di fumatori di sigarette, ma per la cannabis, siamo al completo, sold out», rivela sorpreso Laprévote. A indurre i consumatori di marijuana ad accettare la proposta sono due fattori: «la curiosità e l’inquietudine».

«Attenzione – avverte il medico – in ospedale non si potranno in alcun modo fumare spinelli e noi non daremo niente». Anzi, al termine del progetto di 12 mesi «vogliamo proporre loro un aiuto» per uscire dalla dipendenza. I volontari dovranno consacrare allo studio due mezze giornate, rispondendo a un questionario, prestandosi all’esame delle urine e indossando uno speciale berretto dotato di sensori per misurare l’attività cognitiva. «Si tratta di vedere cosa succede nei primi 200 millisecondi di reazione del cervello», precisa Laprévote.Lo studio permetterà, tra l’altro, di capire meglio i rischi legati alla guida in automobile. In Francia, il 30,6% della popolazione compresa tra i 15 e i 64 anni dichiara di aver consumato una canna almeno una volta nella vita. La media europea è del 22%. A chi vorrà collaborare con l’ospedale di Nancy, si garantisce «riservatezza e discrezione».

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