25 Aprile 2024, giovedì
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Taddei: 500 euro in più in busta paga (e più tasse sulle rendite)

Filippo Taddei, responsabile economico del Pd, intervistato da Radio Capital, spiega che il governo vuole che “i lavoratori trovino in busta paga un po’ di conforto, non miracoli. Pensiamo a un taglio del costo del lavoro per 8-10 miliardi. Un taglio del 10% dell’Irap, per due miliardi e mezzo. Il resto con la diminuzione dell’Irpef. Per i redditi medio-bassi si tratterebbe di un taglio del 10% del carico fiscale che va poi a decrescere quando cresce il reddito. Per un lavoratore che guadagna 1500 euro netti per tredici mensilità si avrebbe un guadagno di 500 euro netti all’anno in busta paga”.

“Le risorse – aggiunge Taddei – arrivano in gran parte dalla revisione della spesa e dalla riduzione delle spese correnti. Non vogliamo fare il tipico giochino di abbassare le tasse senza trovare coperture solide. La bozza del commissario Cottarelli non è ancora stata presentata, per ora ci sono i numeri del documento ‘Impegno per l’Italia’. Siamo fiduciosi che nell’arco di 12 mesi siano attivabili risparmi per 6-7 miliardi. La parte rimanente verrà dalla rimodulazione delle rendite finanziarie. Stiamo lavorando su diverse ipotesi. L’Italia è l’unico grande paese europeo dove ci sono aliquote diverse su titoli di Stato che sono tassati al 12,5% e il resto delle rendite finanziarie. Noi pensiamo a una armonizzazione”. Quindi sui Bot saliranno le aliquote? “Armonizzare significa che alcune possono salire altre possono scendere ma non è il gioco delle tre carte, l’obiettivo è ridurre la tasse per chi lavora”.

Con le ultime previsioni al ribasso per il Pil presentate dall’Ue ci saranno problemi di aggiustamento del deficit? “A questo adesso penseremo – risponde il responsabile economico Pd – noi abbiamo l’ambizione di andare a Bruxelles a parlare di cooperazione”. Infine sul “gigantesco piano per l’edilizia scolastica” annunciato da Renzi, Taddei commenta: “comprendo l’ironia generale del paese verso promesse mirabolanti del Presidente del Consiglio ma dico che queste sono basate su numeri controllati con attenzione. Ci sono 500 milioni già stanziati per l’edilizia scolastica, è il momento di spenderli”. Quindi l’ipotesi di un piano da 2 miliardi? “E’ una cifra abbondante, per ora spendiamo quei 500 milioni”

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