19 Aprile 2024, venerdì
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Fabrica risponde a gli altri candidati: “Verso il regolamento urbanistico? Quale Verso?”

exedUna serata di partecipazione quella di ieri sera all’Auditorium “La Tinaia” del Parco Corsini promossa dal Comune di Fucecchio, di metodi, analisi, studi e norme su come si approderà al nuovo regolamento urbanistico.

Obiettivi generici, comunicati con pochissime parole e in maniera superficiale (10 minuti di introduzione del Sindaco). Iniziano le prime perplessità: ma il Dirigente dott. Arch. Comuniello non dice niente?

3 ore dedicate ai virtuosismi di tecnici, geologi, economisti, analisi sismiche ed idrauliche, certo fondamentali per la redazione del Regolamento, ma del tutto inefficaci per stimolare realmente la partecipazione del cittadino ma anche del tecnico, a quello che sarà il futuro di Fucecchio, la sua qualità urbana, ambientale ed soprattutto architettonica.

Tornando ai 10 minuti di obiettivi è stato detto:

a) il Regolamento Urbanistico non prevede nuovo consumo di territorio.

b) Potenziamento e riqualificazione del Centro Storico

c) Fucecchio diventerà protagonista sulla qualità del costruire e del miglioramento energetico (obbiettivo 202020 – “Patto dei Sindaci”)

Quindi la domanda sorge naturale: ma come  verrà attuato visto che non è stato minimamente affrontato e comunicato, anche solo per conoscere il pensiero di cittadini e tecnici? L’impressione è che, solo parzialmente e senza una visione programmatica unitaria e reale, il Regolamento Urbanistico non arriverà a conseguire tali obiettivi.

Nello specifico:

– il non consumo del territorio non può essere solo trasferimento di volumi “scomodi”, bensì deve essere volume “zero”, e quindi recupero e riqualificazione virtuosa e sostenibile; deve essere progettazione urbana del costruito del non costruito (ambiente rurale);

– il potenziamento e riqualificazione del Centro Storico deriva anche da uno studio della mobilità ma cosa farà il nuovo Regolamento Urbanistico dovendo ribaltare tutto quello che è stato fatto fino ad oggi? Non basterà togliere le macchine e fare parcheggi satellite;

– protagonisti  nella qualità del costruire e nel miglioramento energetico? Ma come se sono passati 4 anni dal Piano Strutturale che già prescriveva questo indirizzo e se dal 2009 abbiamo un Regolamento BioEcosostenibile (RES redatto da Asl 11 di Empoli, Arpat, Società della salute, Agenzia per lo sviluppo del Circondario Empolese-Valdelsa e dei 15 Comuni del Valdarno inferiore e dell’ Empolese-Valdelsa) che già 6 Comuni hanno attuato, mentre a Fucecchio si pensa di “ allegarlo” come riferimento sperimentale senza prevedere la benché minima politica di incentivazione a progetti e comportamenti virtuosi. Si prevede un periodo di sperimentazione dove il cittadino insieme ai tecnici incaricati faranno interventi virtuosi investendo senza ricevere alcun incentivo economico e non, mettendo cosi in condizione l’amministrazione di attuare il RES in un secondo momento in maniera parziale, in quanto è il Regolamento Urbanistico è lo strumento attuativo per eccellenza e non un futuro regolamento edilizio.

Insomma partecipazione e condivisione degli obiettivi quando fa comodo: l’ Amministrazione deve fare molto di più e permettere ai cittadini di diventare spettatori con una coscienza critica.

La conclusione della serata sui dati di sviluppo economico del nostro territorio conferma il ritardo nella legislazione e attuazione che c’è stato: il calo dell’edilizia del 15,9% è sicuramente legato alla minore circolazione di denaro, ma anche e soprattutto ad uno strumento urbanistico vecchio, poco attuale e un nuovo regolamento urbanistico in ritardo ed incompleto. Tale crisi è destinata a diventare sistemica, in quanto gli strumenti d’innovazione devono essere programmati con tempi certi e con una visione urbanistica, ambientale e architettonica spostata in avanti di almeno 20 anni.

Ribadiamo, quindi, l’importanza di formare una coscienza critica delle problematiche energetico-ambientali nei i cittadini ma anche negli stessi tecnici e costruttori, i quali non possono evitare una crescita professionale che darebbe nuova linfa e risultati di qualità sul territorio e sui nostri standard abitativi: la riconversione energetico ambientale non può che passare da una riconversione sociale e dei nostri stili di vita.

Ufficio Stampa “#Fabrica Comune Fucecchio”

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