26 Aprile 2024, venerdì
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Enti locali, buste paga in salvo

Le regioni e gli enti locali che hanno sforato i vincoli alla contrattazione integrativa dovranno recuperare le risorse erogate in eccesso dai fondi che verranno stanziati quando sarà chiuso il prossimo Ccnl. Non ci sarà dunque nessun rischio di prelievo in busta paga per il personale (dirigenziale e non) che ha ricevuto le somme extra, ma solo un «graduale riassorbimento delle stesse, con quote annuali e per un numero massimo di annualità corrispondenti a quelle in cui si è verificato il supermamento dei vincoli». Gli enti spendaccioni dovranno poi ridurre le spese per il personale fino ad arrivare a un taglio di almeno il 20% dei dirigenti e del 10% dei dipendenti da attuare attraverso piani di snellimento delle strutture amministrative e accorpamento di uffici. La cura draconiana contro la lunga sfilza di enti locali, soprattutto comuni, che in questi anni hanno largheggiato nell’erogazione di risorse (gli accertamenti della Ragioneria sono ancora in corso, ma la lista annovera nomi illustri come Roma, Reggio Calabria, Messina, Venezia), è contenuta nel disegno di legge che recupera tutti gli emendamenti al dl Salva Roma bis (dl 151/2013) approvati dalla commissione bilancio del senato e poi cassati in aula dal presidente Pietro Grasso.

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