20 Aprile 2024, sabato
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Quei tre predicatori evangelici Usa e l’Africa (38 paesi su 53) del morte ai gay

Quei tre predicatori evangelici e l’Africa (38 paesi su 52) del morte ai gay. L’Uganda è solo la punta più avanzata della crociata anti-omosessuale che imperversa in Africa: crociata non è solo una metafora, visto che la condanna all’ergastolo per i gay recidivi è l’esito di una campagna anti-omosessuale che data dall’arrivo di tre predicatori evangelici americani omofobi per vocazione. L’amore fra persone dello stesso sesso è tabù in 38 stati del continente su 53. Tabù certificato da un divieto imposto dalla legge. Il presidente ugandese Yoweri Museveni è il più intransigente: ha appena firmato una legge discriminatoria così restrittiva da prevedere addirittura l’ergastolo per l’omossessualità “aggravata”, cioè quella imputabile ai recidivi. Altrimenti sono 14 anni di galera. Per poco non è stata introdotta la pena di morte per i gay ostinati.
Ma le pressioni internazionali nulla hanno potuto per impedire l’oltraggio di una legge così liberticida. Usa e Olanda hanno minacciato il blocco degli aiuti finanziari, Museveni, che incolpa l’Occidente per la diffusione del “morbo”, ha risposto che si tratta di “imperialismo sociale”. Nel frattempo, le vittime degli imperialisti (è l’ultima agghiacciante notizia), pubblicano liste di proscrizione sui giornali: il Red Pepper, quotidiano ugandese, ha strillato in prima pagina i nomi di 200 omossessuali, in larga parte attivisti, titolando “Scoperti!”.

I tre predicatori evangelici avevano fornito le credenziali storico/biologiche per giustificare l’escalation discriminatoria: in pratica, predicavano, non c’è alcuna base scientifica per dire che l’omosessualità esista per natura. ”La bocca è fatta per mangiare e per baciare, il sesso orale omosessuale fa venire i vermi” fa sapere lo “scienziato” Museveni. D’altronde è stato ben istruito. Scott Lively, predicatore e storico revisionista, afferma che tutti i nazisti fossero gay e che esiste una centrale mondiale omossessuale che vuole prendere il potere mondiale. Caleb Lee Brundidge, omossesuale pentito e predicatore, mostra il classico furore dei convertiti. Don Schmierer, predicatore e capo di Exodus International, si propone di ”mobilitare il corpo di Cristo per portare grazia e verità in un mondo colpito dall’omosessualità”

Inutile dire che già nel 2010 il New York Times li ha ampiamente screditati come studiosi. Però, a un mese dal primo simposio organizzato dai tre, un deputato ugandese propose la forca per gli omosessuali. La predicazione va avanti.

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