29 Marzo 2024, venerdì
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SVUOTACARCERI, È FIDUCIA. M5S PROTESTA: USCIRANNO I MAFIOSI

I parlamentari a 5 Stelle, i “meravigliosi guerrieri” di Beppe Grillo e Gian Roberto Casaleggio, nel pomeriggio hanno abbandonato i lavori della commissione giustizia della camera che lavora intorno al decreto cosiddetto svuotacarceri, tornato appunto in commissione, e si sono riuniti per organizzare la protesta contro il voto di fiducia chiesto dal governo e approvato dalla conferenza dei capigruppo questa sera.

Ma l’Aventino momentaneo dei rappresentanti del M5S, al di là della protesta contro quella che viene definita “una gestione dittatoriale dei lavori”, perché il ritorno in commissione fatto per evitare il nuovo ricorso alla ghigliottina è servito soltanto per discutere gli emendamenti presentati dalla maggioranza, è giustificato soprattutto dalla contrarietà del Movimento a quello che viene definito un “indulto mascherato”.

Non è un caso che il blog di Beppe Grillo pubblichi un post dalla sobria titolazione: “Svuotacarceri: usciranno assassini, mafiosi e stupratori! No indulto!”. Parole accompagnate da una lettera scritta dai componenti pentastellati della commissione Giustizia di camera e senato e indirizzata ai comandanti di polizia, carabinieri e guardia di finanza: “La giustizia è morta. Oggi alla camera si celebrerà il suo funerale”, scrivono i grillini, piuttosto amanti, a dire il vero, di metafore mortuarie. “Causa della morte è l’ennesimo decreto. Lo chiamano ‘svuotacarceri’ e dietro l’intenzione nobile c’è la solita truffa semantica e l’incapacità dei partiti di risolvere i problemi.

Gli effetti di questo svuotacarceri si vedono già. Ogni settimana ci sono 200 detenuti in meno nelle celle. Per perseguire l’obiettivo di “svuotare le carceri”, si produce un vero e proprio indulto che ha già fatto uscire mafiosi, stupratori, assassini, e ne farà uscire molti altri”. Tra i beneficiari dello svuotacarceri, il M5S indica “Totò Cuffaro, l’ex governatore della Sicilia ora in carcere”, che grazie al decreto avrà “uno sconto di pena di oltre un anno”. Oltre a “un boss importante, tale Nicola Ribisi, pezzo grosso della mafia di Agrigento”. Ma sullo svuotacarceri anche la Lega Nord si presenta come l’unica opposizione credibile: “Solo la Lega Nord ha votato contro il mandato al relatore. Siamo gli unici a fare opposizione dura: lo abbiamo fatto in commissione e lo faremo anche in aula con una maggioranza che sta calpestando le regole e i diritti delle persone oneste, ha affermato Nicola Molteni, capogruppo in commissione giustizia per la Lega Nord.

Ma la maggioranza conferma: fiducia sul decreto

Il governo ha posto questa sera la fiducia sull’approvazione della conversione in legge del decreto sulle carceri come modificato in commissione Giustizia oggi. L’indicazione è emersa al termine di una consultazione fra il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini e i capigruppo di maggioranza a Montecitorio e la decisione finale è stata presa nel corso della conferenza dei capigruppo riunita dalla presidente Laura Boldrini.

Il decreto scadrà il prossimo 21 febbraio e deve ancora essere esaminato la prima volta da palazzo Madama. Poichè dall’11 febbraio l’aula della Camera è obbligata all’esame dell’Italicum in forza della procedura d’urgenza riservata alla legge elettorale, in assenza di voto di fiducia (che tronca esame e votazione degli emendamenti) maggioranza e governo considerano ad alto rischio la conversione del decreto, essendo altamente probabile che l’ostruzionismo dell’opposizione possa far slittare il vorto finale sulle carceri a dopo l’esame della riforma elettorale, con tempi poi proibitivi per il senato. Di qui la decisione del voto di fiducia, che si svolgerà oggi alle 20, dopo le dichiarazioni che cominceranno alle 18.

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