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4 febbraio 2014 giornata di lutto nazionale per le vittime della crisi economica indetta dall'Associazione ? l'Italia Vera?. Si uniscono anche il Comune di Assago, "Progetto di Vita" e "City Angels

1528610_10152185471062220_400693694_n[1]L’Associazione “Italia Vera”, l’associazione Progetto di Vita, l’associazione City Angels, il Comune di Assago e l’associazione ALT chiedono di partecipare in massa, il 4 febbraio 2014, a Milano, alla giornata di lutto nazionale per le vittime che si sono suicidate a causa della  crisi economica.

Un corteo pacifico a cui è richiesta la partecipazione di cittadini,  di associazioni, di commercianti, di movimenti in difesa dei consumatori e di quanto desiderino manifestare contro le tasse che hanno determinato miseria e morte.

Si parte da p.ta venezia, alle ore 13.00 per giungere presso la sede di Equitalia in Via San Gregorio.

“Rendiamo omaggio agli imprenditori e ai lavoratori che si sono tolti la vita – sostiene Barbara Benedettelli, Presidente dell’Associazione per la tutela dei diritti della persona “L’Italia Vera” –  ricorrendo ad  un atto estremo dovuto a una depressione profonda, per una causa  nei confronti della quale  lo Stato non  è intervenuto. Le Istituzioni non si sono  mai preoccupate di attivare un numero nazionale, mediante il quale le persone in serie difficoltà economiche potessero chiedere aiuto.  Lo Stato sembra preferire la tutela delle finanziare e delle banche invece delle persone, che,  poi,  invece di prestare denaro,  lo reinvestono per guadagnare sulla pelle altrui. E’ passata,  in questi giorni, nel silenzio una norma dell’esecutivo Monti che prevede la possibilità per le banche di alzare i tassi d’interesse a chi sfora il fido a partire da 50 euro. BASTA!

Queste persone sono vittime di un sistema disumanizzante che va combattuto, vittime delle banche e delle politiche scellerate dello Stato, dell’indifferenza verso il lavoro.

Se il lutto non lo proclama lo Stato,  lo facciamo noi, i cittadini, l’Italia vera, gente che soffre e che ama, ma che se cade si sa rialzare,  senza dimenticare chi non ce la fa.

Rendiamo omaggio insieme alle vittime della crisi e alle loro famiglie, alle quali dobbiamo stare vicini.

Il 4 febbraio portiamo il lutto al braccio, mettiamo un cappio attaccato alla porta di casa, del negozio, dell’ufficio. Entro fine mese sul sito troverete la foto da mettere, per quel giorno, nel profilo dei social”. 

Biagio Maimone, fondatore dell’Associazione Progetto di Vita, afferma: “Abbiamo deciso di fare un’unica iniziativa e di manifestare insieme all’Associazione “l’Italia Vera” di Barbara Benedettelli. I suicidi per debiti sono aumentati e dobbiamo far si che il governo si muova velocemente per trovare soluzioni immediate per dare sostegno a chi è indebitato. Lo Stato non può e non deve abbandonare i propri cittadini. I suicidi sono una sconfitta per la democrazia e la civiltà di uno Stato. Urge un intervento del Governo. Ritengo siano responsabili della mattanza di essere umani anche Equitalia e le Banche. Chiedo ai cittadini di unirsi a noi e di manifestare pacificamente, come consiglia Barbara Benedettelli, mettendo nel braccio un fazzoletto nero o stendendo dalle proprie finestre un drappo  in segno di lutto. Le rivendicazioni sociali sono importanti  e sono efficaci se non accompagnate dalla violenza e dagli scontri con le forze dell’ordine.  Noi avalliamo, invece, ogni comportamento che si ispira alla protesta non violenta di tipo gandiano”. 

” Siamo stanchi – aggiunge Graziano Musella , il Sindaco di Assago – dell’aumento indiscriminato delle tasse. I cittadini tutti e le piccole e medie imprese non ce la fanno piu’ a sopportare il peso della pressione fiscale. Ho cercato di evitare ai miei cittadini alcune tasse inutili quali l’Imu e l’addizionale irpef e l’ho fatto per tre anni consecutivi. Credo che lo Stato possa fare lo stesso riducendo sia le tasse, sia  la pressione fiscale. Sarò presente e seguirò  di persona il corteo in segno di rispetto nei confronti di chi si è tolto la vita per la disperazione”

Luca Miatton, fondatore dell’Associazione Alt, afferma: ” subito dopo il corteo pacifico si rende necessario uno sciopero generale nazionale. Tutti i commercianti dovranno chiudere i propri negozi ed i dipendenti non dovranno andare al lavoro per tre giorni consecutivi in segno di protesta e di sdegno nei confronti di chi ci ha ridotto in questo stato!”

Ufficio Stampa

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