24 Aprile 2024, mercoledì
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Servizi, continua la contrazione

Seconda contrazione consecutiva per il settore dei servizi. A dicembre l’indice delle Pmi servizi, a cura di Markit, è salito a 47,9 dal 47,2 di novembre ma è rimasto ben sotto la soglia 50 che divide la crescita dalla contrazione.  Il dato è inferiore alle attese degli analisti che avevano puntato su una lettura di 48,7 dopo che, a settembre e ottobre, era salito sopra quota 50. Inoltre, mentre i nuovi ordini sono aumentati a dicembre  dal 47 registrato a novembre  a 49,1,  la componente occupazionale registra un calo: le imprese di servizi hanno, infatti, perso posti di lavoro a un ritmo leggermente più rapido rispetto al mese precedente. I servizi costituiscono il 70% del Pil italiano, compresi i servizi pubblici che non sono inclusi nell’indagine Pmi.

Segnali di peggioramento anche in Gran Bretagna, dove è stato registrato un rallentamento inaspettato a dicembre: l’indice Pmi a cura di Markit è sceso al minimo da sei mesi a 58,8 punti da 60 di novembre, in linea con le stime degli analisti. Il dato tuttavia è sopra la soglia 50 che divide la contrazione dalla crescita e la fiducia delle imprese sul futuro è salita ai massimi da marzo 2010 a 73,5 sostenuta dall’espansione dei nuovi ordini.

Contrazione accelerata a dicembre anche in Francia:  il Pmi è sceso il mese scorso a 47,8 da 48 di novembre, in leggero miglioramento rispetto alla lettura preliminare a 47,4. L’indice Pmi complessivo che include manifattura e servizi è sceso, invece, a 47,3 da 48 di novembre conto il 47 originariamente previsto.

In Germania, infine, il dato finale del Pmi servizi si è attestato a 53,5 punti contro i 54 della stima flash, in calo dai 55,7 di novembre. L’indice Pmi composito tedesco è sceso a 55 punti dai 55,2 della stima preliminare e dai 55,4 di novembre.

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